(ANSA) - TRIESTE, 24 NOV - "Non c'è evidenza di una perdita
di fiducia da parte della società" globale "nei confronti della
scienza, anzi, la pandemia da Covid l'ha aumentata". Ma è una
fiducia che "non è omogenea nei vari settori della società" e
tra i diversi Paesi.
"La scienza - ha osservato Bauer a margine dell'incontro -
non è indispensabile ai decisori pubblici per prendere le
decisioni. Ma nel caso in cui venga applicata, può migliorarle".
Il punto è che deve fare i conti con "due competitor, che sono
la tradizione e le preferenze pubbliche. Il terzo aspetto
sarebbe l'evidenza scientifica". Ai loro tavoli, ha aggiunto,
sono seduti "consiglieri per l'economia, per la religione,
...dovrebbero esserci anche posti per i consiglieri scientifici.
Dovrebbero avere più peso ai tavoli".
Nel mondo, ha proseguito Bauer, mentre "la fiducia nella
scienza rimane stabile, la comunità scientifica teme di perderla
e non nasconde quest'ansia". Questo, secondo Bauer, può anche
avere risvolti positivi, "attirando l'attenzione generale verso
la scienza e rafforzandone in questo modo la posizione". "In
Italia la fiducia nella scienza sta aumentando, magari in alcuni
settori più di altri. Come accade anche per esempio negli Stati
Uniti, dove è evidente la forbice tra repubblicani e
democratici, con questi ultimi più fiduciosi. Negli anni '70 era
il contrario".
L'auspicio, ha concluso Bauer, è che la scienza "possa
diventare sempre più necessaria" e possa essere applicata nei
vari ambiti pubblici. (ANSA).
Esperto,fiducia in scienza?Italia tra paesi più tecnocratici
Bauer, ma comunità scientifica auspica maggiore attenzione