(ANSA) - TRIESTE, 29 NOV - "L'italiano è la lingua ufficiale
della Repubblica. Tutti i cittadini hanno il dovere di
conoscerla e il diritto di usarla": è il comma che il senatore
triestino di Fratelli d'Italia, riferimento storico della
destra, Roberto Menia - eletto in Liguria - vorrebbe inserire
all'art.
Il pensiero del senatore è espresso nel fatto che "in alcuni
casi, elementi di protezione avanzata delle minoranze nazionali
o linguistiche diventano strumento per l'imposizione di un
monolinguismo nella toponomastica che cancella l'italiano:
accade da anni nell'Alto Adige con il tedesco e inizia ad
accadere anche nella Venezia Giulia con lo sloveno". Insomma,
"vanno rafforzati gli elementi identitari che danno un senso
comune alla vita di una nazione: l'evoluzione della nazione e la
sua proiezione nel tempo, anche e soprattutto tenendo conto
delle dinamiche demografiche e delle spinte migratorie, deve
trovare un collante e una ragione propulsiva nella lingua. Il
fenomeno migratorio pone nuove questioni che attengono al
principio di accoglienza e solidarietà, ma che vogliono si
coniughi al mantenimento e della difesa dell'identità italiana".
Il senatore ha precisato che "la sottolineatura dell'unità
linguistica non è in contrasto con la conservazione delle lingue
minoritarie, peraltro tutelate dalla Costituzione". Insomma, "ci
sono tanti posti dove parlare friulano, a casa, nelle
associazioni culturali, non credo sia necessario anche in
classe. Tra la difesa dei campanili e la globalizzazione senza
freni esiste una via di mezzo che si chiama identità nazionale e
unità linguistica". (ANSA).
Riforme:Menia,cambiare Costituzione,dovere conoscere l'italiano
Per senatore in zone Italia centralità italiano è in discussione