(ANSA) - TRIESTE, 03 DIC - Aprirà una finestra sull'Ucraina e
sulla produzione cinematografica femminile la 34/a edizione del
Trieste Film Festival, appuntamento con il cinema dell'Europa
centro orientale in programma dal 21 al 28 gennaio. La rassegna,
a cura dello slavista e critico cinematografico Massimo Tria,
presenterà una scelta variegata della recente produzione del
Paese: sette lungometraggi, tra cui il candidato all'Oscar
dell'Ucraina, Klondike di Maryna Er Gorbach, e diversi altri
titoli in anteprima italiana più alcuni cortometraggi,
introdurranno al percorso fatto dalle registe di Kiev e dintorni
dalla rivolta di Maidan del 2014 fino a oggi.
Per raccontare questo osservatorio privilegiato su
cinematografie e autori poco frequentati dal pubblico italiano,
nel 2023 il Festival - spiega una nota - ha scelto un'immagine
che da una parte testimoniasse i nostri giorni e dall'altra
richiamasse uno dei focus della prossima edizione, ovvero quello
dedicato alle donne cineaste ucraine in 'Wild Roses, registe in
Europa'.
L'omaggio all'Ucraina inizierà già dall'immagine che
rappresenta il Trieste Film Festival 2023, firmata da Oleksandr
Rupeta, fotografo documentarista di Kiev, i cui lavori
riguardano soprattutto antropologia e conflitti sociali. "Dopo
le immagini scelte a rappresentare il Trieste Film Festival
nelle scorse edizioni - dice Max Mestroni di Claimax, agenzia
che coordina la produzione del Festival - caratterizzate da una
ricerca dell'interpretazione contemporanea del reale delle aree
di interesse del festival, quest'anno l'iconografia è più
antica, seppur intensa, e rimanda a una rinnovata semplicità.
Quasi come un ritorno alle radici, imposto dagli eventi e dalle
ben note e dolorose circostanze internazionali, l'immagine di
quest'anno, nonostante ma forse anche grazie al suo insieme di
colori, ci rimanda a una dimensione più immediata ed elementare
del vivere, quasi una necessità di ritorno all'essenziale: lo
sguardo, la testimonianza, la sussistenza". L'anziana signora
con la sua capra, nel caleidoscopio della sua camera da letto, è
un invito a consapevolezza, semplicità e comune tempo presente.
(ANSA).
Il Trieste Film Festival apre una finestra sull'Ucraina
Immagine dell'edizione 2023 del fotografo documentarista Rupeta