(ANSA) - TRIESTE, 05 DIC - Dopo le polemiche per lo "sfratto"
della scultura di Marco Cavallo - da un magazzino comunale di
Muggia (Trieste) - iconica statua simbolo della rivoluzione
basagliana, è stato proiettato nel tardo pomeriggio di oggi, il
docufilm "Il viaggio di Marco Cavallo", della regista triestina
Erika Rossi e di Giuseppe Tedeschi, uscito nel 2014 in occasione
della campagna per la chiusura degli ospedali psichiatrici
giudiziari. Un film che, nelle intenzioni, racconta per
ricordare, soprattutto a studenti universitari e a operatori del
settore che non hanno vissuto la stagione della legge 180, il
cammino verso soluzioni alternative al ricovero coatto e alla
terapia obbligatoria.
"La polemica esplosa sullo sfratto di Marco Cavallo - ha
raccontato, a margine della proiezione, Peppe Dell'Acqua,
considerato l'erede spirituale di Franco Basaglia - ha creato
paradossalmente attenzione sulla questione legata al sistema
sanitario pubblico. Il cavallo blu è uscito a giugno dai
magazzini di Muggia non è rientrato e non vuole più rientrare,
ma non per astio nei confronti del Sindaco. Il cavallo, che è
una storia vivente, che cammina, gira già da cinquant'anni. Il
30 novembre scorso è arrivato a Volterra, dove è stato accolto
con un entusiasmo inaspettato in occasione della giornata della
cultura toscana. Di lì muoverà verso Bologna e un'altra decina
di città e di associazioni". Ma tornerà a Trieste? "Sicuramente
tornerà, ora stiamo cercando di capire se il sindaco di Trieste,
Roberto Dipiazza, abbia una sensibilità differente da quella del
sindaco di Muggia, Paolo Polidori, anche se non penso, per
trovare una degna collocazione. Abbiamo varie proposte, tra cui
quella della Coop, per esporlo negli atri dei suoi punti
vendita". (ANSA).
Salute: torna a Trieste il docufilm su Marco Cavallo
Dopo polemiche per 'sfratto', scultura è in giro in Italia