(ANSA) - UDINE, 16 DIC - Un'adesione in media del 25-30% per
le grandi fabbriche e che "si profila al 50% nei trasporti",
mentre "sono più basse le adesioni nei comparti pubblici". Sono
le prime stime della partecipazione allo sciopero odierno, rese
note dal segretario generale della Cgil Fvg, Villiam Pezzetta,
durante un presidio davanti alla Prefettura di Udine.
Tra striscioni e bandiere, Pezzetta ha ricordato i motivi
fondamentali dello sciopero e della manifestazione: "La manovra
del governo non tutela in alcun modo il potere d'acquisto dei
salari - ha detto - e poi la precarietà non si contrasta con i
voucher, e in tema di fisco la flat tax non può essere una
soluzione, senza contare che non vediamo alcun investimento su
scuola e sanità". Presidi sindacali si sono tenuti nel
pomeriggio anche a Trieste in piazza Verdi, vicino alla centrale
piazza Unità d'Italia, e a Pordenone nel piazzale della
Prefettura. La manovra del Governo Meloni, ha affermato il
segretario territoriale di Trieste, Michele Piga, è "sbagliata"
ed "elettoralistica": "è fuori tempo massimo rispetto ai bisogni
dei cittadini, dà risposte a pochi e non tiene conto della
situazione Paese".
Emiliano Giareghi, segretario della Cgil di Udine, ha
riferito che "il 40% dei lavoratori ha scioperato ieri alla
Faber di Cividale del Friuli". Stessa percentuale registrata
alla Modine di Pocenia.
Lo sciopero nel pubblico prevedeva l'astensione dal lavoro
per 8 ore, quattro invece nel privato, nella seconda parte della
giornata. L'astensione dei lavoratori del tpl è in programma
nelle quattro province a partire dal tardo pomeriggio. (ANSA).
Scioperi: Cgil Fvg, in grandi fabbriche adesione tra 25-30%
'Manovra non tutela lavoro'. Presidi a Trieste, Udine, Pordenone