(ANSA) - TRIESTE, 25 LUG - Unire le competenze internazionali
e l'esperienza nell'innovazione per realizzare uno studio di
fattibilità per applicazioni nucleari nel settore navale,
sfruttando la tecnologia dei piccoli reattori modulari
raffreddati a piombo (Smr) di newcleo: è l'obiettivo a cui mira
l'accordo firmato tra newcleo, azienda di tecnologie nucleari
pulite, Fincantieri e la multinazionale di certificazione navale
Rina.
L'impiego dell'innovativo reattore veloce raffreddato al
piombo (Lfr) di newcleo per la propulsione navale - spiega una
nota congiunta - comporterebbe l'installazione di un
mini-reattore chiuso sulle navi, che funzionerebbe alla stregua
di una piccola batteria nucleare in grado di produrre una
potenza elettrica di 30 Mw: "ciò richiederebbe rifornimenti
sporadici (solo una volta ogni 10-15 anni), una manutenzione
molto limitata e una facile sostituzione del reattore a fine
vita".
"Fin dalla nostra nascita, l'ambizione di newcleo è stata
quella di contribuire ad accelerare la decarbonizzazione e di
fornire energia pulita. Guardo con fiducia ai risultati dello
studio", afferma il presidente e ceo di newcleo, Stefano Buono.
"L'accordo - sostiene l'ad di Fincantieri Pierroberto Folgiero -
ci permette di esplorare la possibilità di aggiungere una nuova
e visionaria soluzione per raggiungere gli ambiziosi obiettivi
di decarbonizzazione. L'energia nucleare ha un enorme potenziale
e, come tale, ha bisogno delle migliori competenze per essere
espressa". Secondo Ugo Salerno, presidente e ceo di Rina, per
ridurre l'impatto dell'industria navale sull'ambiente "abbiamo
bisogno di combustibili alternativi", "l'energia nucleare sarà
una delle risposte a questi obiettivi". (ANSA).
Propulsione navale nucleare, studio di newcleo-Fincantieri-Rina
L'obiettivo è contribuire a decarbonizzare il settore