Friuli Venezia Giulia

La sindaca di Monfalcone: 'Provvedimento contro i bagni in burkini'

'Entro ottobre'

Redazione Ansa

"Stiamo lavorando per la costruzione di un provvedimento adeguato che vieti il bagno in mare vestiti, con il burkini o comunque coperte. Siamo persone serie, entro ottobre sarò pronta con un provvedimento". Lo annuncia la sindaca di Monfalcone (Gorizia), Anna Maria Cisint, leghista, già autrice di una lettera aperta alla comunità musulmana in cui si invitava a non fare il bagno con i vestiti. Ieri in uno stabilimento di Trieste ci sono state proteste perché un gruppo di donne musulmane voleva fare il bagno con i vestiti.

Sottolineando che "non c'è alcuna forma di razzismo, se non al contrario", la sindaca ammette che in assenza di un provvedimento specifico (che non sarà un'ordinanza), non si può che tentare di convincere le donne musulmane a non bagnarsi vestite. Nell'attesa, tuttavia, in una nota Cisint sostiene di essere "orgogliosa di aver avuto la risolutezza di rompere l'ipocrisia di tolleranza verso usi e costumi contrari a ogni senso civico". E questo delle spiagge è per lei "un aspetto di una battaglia della nostra civiltà e tradizione" che intende "portare sino in fondo per contrastare il sistema di vessazione della donna da 'Medioevo' che vige in certe comunità". Cisint fa sue le parole del sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, a capo di una Giunta di centro destra: "Se vieni in Italia, sai in che Paese vieni e dunque devi adattarti". Lei rincara la dose: "Mi arrabbio quando vedo in centro donne che, con temperature oltre i 30 gradi, devono mantenere la copertura del corpo, anche del volto, guanti compresi e camminare dietro l'uomo". Tuttavia, "Monfalcone è una città complessa": dei 30mila abitanti, "più di 9mila sono stranieri e di questi più della metà, 5mila, sono bengalesi dei quali lavorano 1.500 di cui solo 7 donne", snocciola la sindaca.

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