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(di Lorenzo Padovan)
(ANSA) - TRIESTE, 30 AGO - Si è barricato in casa da
stamattina e fino a sera non ha mai risposto a nessuno degli
appelli dei carabinieri, che da ore circondano la palazzina nel
centro di Cordovado, in provincia di Pordenone.
Improvvisamente, alle 19.45 e alle 22.03, ha pubblicato due
video su YouTube in cui accusa un maresciallo dei carabinieri e
un altro negoziatore di istigazione al suicidio "per futili
motivi". Si tratta di due lunghi monologhi di 6 e oltre 7
minuti, a tratti farneticanti che sembrano preludere a un gesto
insano che però non coinvolgerebbe terzi. E ribadisce di non
aver manifestato intenti violenti che giustificassero
un'irruzione.
Lui è un uomo di 55 anni, privo di occupazione, con più di
qualche problema psicologico. A renderlo pericoloso è il fatto
che, come ha fatto sapere il questore di Pordenone, Luca
Carocci, "ha molti fucili per uso sportivo".
L'azione delle forze dell'ordine - cui sta partecipando
personale del Comando provinciale e dei reparti speciali
dell'Arma - è scaturita da minacce rivolte via web dall'uomo ad
alcune autorità della provincia. Aveva postato video in cui
minacciava gesti eclatanti o anche autolesionistici qualora si
fosse proceduto al sequestro delle sue armi.
La palazzina dove abita, per ragioni di sicurezza, è stata
evacuata, così come alcuni negozi nelle vicinanze, e, per
isolarlo, è stata interrotta la fornitura di luce e gas nel suo
appartamento.
Stamani in pochi minuti si è creato un cordone di sicurezza
con forze dell' ordine, vigili del fuoco, mezzi sanitari.
"I suoi atteggiamenti odierni derivano, con ogni probabilità,
dalle puntuali verifiche dei nostri uffici - ha affermato
Carocci - che hanno permesso di evidenziare anomalie
nell'equilibrio psicofisico di questo soggetto, all'atto del
rinnovo del permesso per la detenzione delle armi. Per
proseguire a usare quei fucili avrebbe dovuto produrre un
certificato di idoneità psicofisica, che non ha mai consegnato".
Gli uffici della Questura avevano quindi informato il
prefetto, che a sua volta aveva firmato l'atto di sequestro dei
fucili, incaricando i carabinieri di procedere, vista
l'indisponibilità manifestata dal soggetto a consegnare
spontaneamente le armi. Da quanto si è appreso, l'uomo, però,
ricevuta la notifica, aveva invece postato sui social alcune
minacce se si fosse comunque proceduto con il sequestro delle
armi.
"Stiamo lavorando per cercare di avere un contatto, perché
fino a ora non ha mai risposto alle nostre sollecitazioni",
aveva
detto all'ANSA il comandante provinciale dei carabinieri di
Pordenone, colonnello Roberto Spinola in serata.
La Procura della Repubblica ha diffuso una nota in
cui smentisce che l'uomo questa mattina abbia minacciato con
armi altre persone, come invece un testimone oculare aveva
affermato; una vicenda sulla quale sono in corso verifiche.
(ANSA).
>>>ANSA/ Uomo asserragliato in casa, 'ha molti fucili'
Rischiava sequestro delle armi. Negoziatori da stamani in Friuli