Friuli Venezia Giulia

Migranti, presidio dell'Esercito alla stazione di Trieste

Nell'ambito operazione Strade sicure. Misura dopo nuove risse

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 13 SET - Si rafforzano i controlli delle forze dell'ordine nelle zone adiacenti la stazione ferroviaria di Trieste. Dal pomeriggio di oggi, come informa la Prefettura, sarà disposto un servizio di vigilanza fisso h24 di unità militari automontate dell'operazione Strade sicure. I militari dell'Esercito, precisa la Prefettura, saranno affiancati la sera e di notte da polizia e carabinieri.
    L'area è punto di ritrovo e stazionamento di migranti, in particolare di chi non trova posto nel sistema dell'accoglienza.
    Nei giorni scorsi nella zona si sono verificati episodi di aggressione e risse.
    Ai controlli parteciperà anche la polizia locale che assicurerà servizi di specifica competenza tra le 7 e le 19. La misura, valida per un mese, è stata disposta durante una riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica per l'esame di alcuni episodi di aggressione avvenuti a Trieste lo scorso fine settimana. Si tratta, come spiega la Prefettura, di tre episodi "del tutto scollegati e verificatisi in zone diverse della città", il più grave nella zona della stazione. I responsabili sono stati tutti individuati e segnalati all'autorità giudiziaria.
    Il presidio di vigilanza fisso è stato introdotto per "dare un segnale forte di visibilità con efficacia di deterrenza".
    L'iniziativa, spiega la Prefettura, "intende accrescere la percezione di sicurezza dei cittadini nella zona, pur evidenziando che l'analisi dell'andamento dei fatti criminosi in città, restituisce una situazione complessiva dell'ordine e della sicurezza pubblica a Trieste che non presenta nessuna situazione di particolare criticità se non riconducibile a fenomeni di degrado urbano e disturbo delle quiete pubblica, fenomeni che comunque sono già oggetto di forte attenzione delle forze di polizia e della polizia locale".
    L'area della stazione centrale e piazza Libertà, conclude la Prefettura, come le altre aree in cui sono avvenute le due aggressioni, sono "già da tempo oggetto di un dispositivo rinforzato nell'ambito del piano provinciale di controllo coordinato del territorio, che oggi viene a irrobustirsi ulteriormente". (ANSA).
   

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