Friuli Venezia Giulia

Il 6/o Festival del Coraggio mette al centro la speranza

A Cervignano 11-15/10. Zilli, 'cruciale riflettere su valori'

Il 6/o Festival del Coraggio mette al centro la speranza

Redazione Ansa

uestuesto (ANSA) - UDINE, 21 SET - Guerre, cambiamenti climatici, sport e disabilità, migrazioni sono alcuni dei temi su cui inviterà a riflettere con l'aiuto di esperti e testimoni la 6/a edizione del Festival del Coraggio in programma a Cervignano del Friuli (Udine) dall'11 al 15 ottobre, mettendo al centro "la speranza, quell'attesa fiduciosa che da sempre ha portato avanti il mondo".
    Il cartellone del festival 2023, organizzato da Bottega Errante in collaborazione con numerosi partner sul territorio, è stato illustrato oggi dal direttore artistico, Mauro Daltin, e dal presidente dell'associazione culturale promotrice, Simone Ciprian, alla presenza dell'assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, e dell'assessore alla Cultura di Cervignano, Cristian Zanfabro.
    Tra gli ospiti della cinque giorni, che prevede anteprime ad Aquileia e Strassoldo, ci saranno il filosofo Vito Mancuso, la preside dell'Istituto Alpi-Levi di Scampia, Rosalba Rotondo, il "prete anticamorra" don Aniello Manganiello, il premio Nobel per la pace 2007 ed esperto di cambiamenti climatici Filippo Giorgi, la docente e giornalista italo-iraniana Farian Sabahi, il giornalista Fausto Biloslavo, gli scrittori Eraldo Affinati ed Enrico Galiano. Spazi di approfondimento saranno dedicati al racconto di testimoni "che con la propria arte hanno saputo rappresentare un'epoca", come il fumettista e disegnatore Andrea Pazienza e il cantautore Giorgio Gaber. La manifestazione, che propone incontri, spettacoli, presentazioni di libri, concerti, mostre, tutti incentrati sul tema del coraggio declinato "nei luoghi più fragili del nostro tempo", "ha quest'anno come filo conduttore la scuola e la formazione", ha spiegato Daltin, evidenziando il protagonismo di studenti, insegnanti, associazioni del territorio.
    "La Regione sostiene questo festival che è un laboratorio di riflessione - ha detto Zilli - perché in una società come l'attuale, che spesso non riconosce i valori fondanti della nostra comunità e confonde il bene comune con il tornaconto personale in un contesto di comunicazione spesso superficiale e istantanea, è indispensabile riportare l'attenzione su valori come la legalità, il rispetto del prossimo e il coraggio".
    (ANSA).
   

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