Friuli Venezia Giulia

Rappuoli, si aprono nuovi orizzonti sui vaccini contro i tumori

'Il Pnrr supplisce alla mancanza di investimenti nella ricerca'

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 24 OTT - "C'è un primo studio molto promettente non ancora pubblicato ma riportato durante i congressi, una collaborazione tra Merck e Moderna, in cui nel caso di melanoma è stato dato oltre la terapia normale anche un vaccino personalizzato. Chi ha avuto anche il vaccino personalizzato ha avuto un 65% di diminuzioni di ricorrenza o mortalità. E' un'area nuova e promettente, è la prima volta che vediamo risultati di questo genere, quindi si stanno aprendo nuovi orizzonti". Lo ha affermato il direttore scientifico della Fondazione Biotecnopolo di Siena, Rino Rappuoli, a margine di una cerimonia all'Università di Trieste, durante la quale gli è stata conferita la laurea magistrale ad honorem in Biotecnologie mediche.
    "Con l'avvento dei vaccini mRna abbiamo imparato che possiamo fare vaccini molto più velocemente di prima - ha contestualizzato Rappuoli rispondendo a una domanda sulle nuove frontiere nella lotta al cancro - questo ci ha permesso di affrontare la pandemia, ma ci permette anche di pensare a come potremmo affrontare i tumori, per esempio. Oggi la linea di punta della ricerca è fare vaccini personalizzati contro il tumore: si prende una biopsia del tessuto sano e una biopsia del tessuto tumorale, si fa la sequenza dei due genomi, si vanno a vedere le differenze e poi si procede con vaccini specifici per le differenze presenti solo nel tumore".
    Intervenendo poi sulle prospettive per i vaccini anti Covid, Rappuoli ha aggiunto: "I vaccini avuti finora, anche dopo la quarta e quinta dose, proteggono sempre dalla malattia grave ma dopo 3,4,5 mesi non dall'infezione. Quest'anno abbiamo un vaccino nuovo, quello contro una variante Omicron, che dovrebbe dare una protezione un po' migliore anche contro l'infezione, ma dobbiamo aspettare questo inverno e vedere come va".
    Infine un passaggio sul Pnrr: "L'Italia ha dei grandi centri di ricerca d'eccellenza molto buoni, ma soffre del fatto che c'è stata una mancanza di investimenti nel settore negli ultimi 40 anni almeno. Con il Pnrr è la prima volta in 50 anni in cui si sta facendo un investimento per il futuro, lo dobbiamo usare bene". (ANSA).
   

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