Friuli Venezia Giulia

Il Museo di Miramare produce marmellate, "Amare"

Si avvera il sogno irrealizzato di Massimiliano d'Asburgo

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 30 OTT - Il sostantivo "AMARE" si presta a più significati e forse è proprio per questo che il Museo di Miramare ha deciso di utilizzarlo per indicare le marmellate di arance amare prodotte dal Parco omonimo, più specificatamente, dall' Orangerie di Miramare. L'iniziativa, presentata oggi nel Castello, realizza il sogno dell' arciduca Massimiliano d'Asburgo che, affascinato dagli agrumi che doveva aver conosciuto nelle regge di Schönbrunn e di Sanssouci e poi visto in Sicilia, tentò ma senza successo di piantarli a Miramare. Ma il clima era troppo rigido e inasprito dalla Bora. Dal 2020 il Museo di Miramare ha ritentato l'esperimento con varietà antiche di aranci amari, acquistate in Toscana e piantate in vasi dell'Impruneta, così da poter trasferire le piante nelle serre durante l'inverno. Sono antichi aranci: Citrus Aurantium Fetifera Corniculata, Caniculata, Aurantium, Salicifolia e Crispifolia, con fiori particolarmente profumati e buccia ricca di aromi. Restaurate le aree vicino al Castelletto, gli agrumi hanno dato magnifici e abbondanti frutti, trasformati oggi in confetture e dolci preparazioni. Al progetto hanno collaborato chef due stelle Michelin, Matteo Metullio e Davide De Pra, che hanno elaborato una ricetta che prevede solo agrumi e zucchero per un prodotto di alto livello. La marmellata è stata prodotta a Sauris (Udine) in circa 500 vasetti.
    "Siamo abituati a un Museo che produce studi, libri, ricerche, mostre. Ma Miramare è un luogo dove vogliamo che le buone idee prendano forma e si realizzino. Oggi variamo questo progetto pilota per rendere produttivo il parco e che ha la potenzialità per evolvere e crescere nei prossimi anni coinvolgendo altri frutti o i fiori, magari interessando la prossima acquisizione del Museo", commenta il direttore del Museo storico Andreina Contessa.
    Chef Metullio e Pra sottolineano di aver "lavorato con passione e tecnica, e quello che è nato è un prodotto di eccellenza, che rappresenta tutti i nostri principi, a partire dalla qualità e dalla sostenibilità". (ANSA).
   

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