Friuli Venezia Giulia

Un nuovo lastricato emerge dagli ultimi scavi di Aquileia

Per archeologi di Verona forse un grande complesso commerciale

Redazione Ansa

(ANSA) - VERONA, 08 NOV - Un quarto lastricato, oltre ai tre già noti, è emerso dalla nuova campagna di scavi di un'équipe del dipartimento di Culture e civiltà dell'Università di Verona, sotto la direzione di Patrizia Basso, in collaborazione con Diana Dobreva, nell'area del Fondo "ex Pasqualis", posta all'estremità sud-orientale di Aquileia (Udine).
    I lavori sono stati condotti su concessione ministeriale, in accordo con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia. Sulla base dell'accordo di collaborazione scientifica e finanziaria con la Fondazione Aquileia, si è convenuto di allungare il periodo di scavo e di orientare la ricerca anche in funzione della futura valorizzazione del sito.
    Le indagini si sono protratte per due mesi e hanno coinvolto più di una ventina di studenti, dottorandi e giovani dottori di ricerca dell'ateneo veronese, permettendo così di investigare tre nuove vaste aree e aprendo pagine di grande interesse da verificare con il prosieguo della ricerca.
    Il quarto lastricato è ubicato a Est degli altri tre e a una quota più alta, perché probabilmente si adeguava al naturale andamento del terreno. Tale scoperta indirizza verso l'ipotesi di un grande complesso commerciale, costituito da almeno quattro edifici paralleli affiancati fra loro, ognuno caratterizzato da un'area scoperta attorniata da portici e botteghe: si tratterebbe di un mercato davvero straordinario per monumentalità e ampiezza, unico nell'Impero, almeno allo stato attuale delle conoscenze, e quindi tale da attestare con particolare evidenza la vitalità di Aquileia come centro di scambi e commerci nel Tardoantico.
    Come dimostrato nel corso degli scavi condotti in questi anni, al mercato si accedeva anche dal fiume attraverso una serie di ingressi aperti sul più esterno dei due muri di cinta urbani, portati alla luce a Sud delle stesse piazze e correlati a rampe per il trasporto delle merci.
    Fra le scoperte di quest'anno si segnala inoltre il rinvenimento, lungo un muro perimetrale di uno degli edifici, di una decina di anfore poste in posizione verticale, segate all'altezza della spalla e quindi mancanti del collo e dell'orlo. La loro funzione andrà chiarita con il seguito dei lavori, ma già da ora risultano riferibili a una fase precedente alla realizzazione del mercato, quando nell'area esisteva una banchina fluviale. Di essa nella campagna 2023 è stata messa alla luce una scalinata acquea composta da 4 gradini in arenaria che era funzionale proprio alla discesa verso il fiume. (ANSA).
   

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