Friuli Venezia Giulia

Confindustria Udine, calo manifattura in 3/o trimestre

'Sul peggioramento pesano stretta monetaria e domanda debole'

Redazione Ansa

(ANSA) - UDINE, 17 NOV - Nel 3/o trimestre del 2023, la manifattura in Provincia di Udine ha registrato una contrazione "che è solo in parte riferibile alle dinamiche della pausa estiva, e sul peggioramento del quadro produttivo pesano la stretta monetaria in atto e la debolezza della domanda interna ed europea". E' quanto evidenzia Confindustria Udine commentando gli ultimi dati del suo Ufficio Studi, resi noti oggi dalla stessa associazione. Nel dettaglio, nel 3/o trimestre 2023 la produzione industriale in provincia di Udine è scesa del 7,7% rispetto allo stesso periodo del 2022 e del 9% rispetto ai tre mesi precedenti. Con il calo della produzione l'utilizzo degli impianti produttivi scende al 73,5% dal 78,1% del 1/o semestre.
    Tra gli altri dati, l'ulteriore deterioramento delle aspettative delle imprese e gli ordinativi, con un calo su base tendenziale rispettivamente dell'8,1% e del 9,7%, nel confronto con il 2/o trimestre dell'anno. Il calo dell'attività produttiva industriale, al momento, riferisce ancora Confindustria Udine, "non produce effetti sull'occupazione che rimane ampiamente stabile".
    Analizzando la variazione rispetto allo stesso trimestre del 2022 per i diversi settori, si registra una flessione minore nella meccanica (-1,1%) e nell'alimentare (-2,3%), mentre presentano più criticità la siderurgia (-11,2%), il legno arredo (-7,2%), la carta (-15%), pelli e cuoio (-18%), i materiali da costruzione (-24%). Tra i fattori negativi, sottolineano gli industriali, "la modesta domanda estera, in primis della Germania, primo partner, e l'inasprimento delle condizioni di finanziamento, che inducono a ridurre gli investimenti e i consumi". Prosegue, invece, la decelerazione del tasso di inflazione, che ad ottobre non incorpora più il brusco rialzo dei prezzi energetici dello scorso anno, scendendo sotto il 2%.
    "Nonostante questo scenario - evidenzia l'associazione degli industriali friulani - è consigliabile continuare ad investire", per essere "pronti a cogliere le opportunità che si presenteranno nei prossimi mesi dalla transizione green e digitale". Sul Pnrr, Confindustria Udine annota che "gli impatti del Pnrr sono stati diluiti nel tempo, ma la prevista accelerazione dipenderà anche dal risultato delle negoziazioni con l'Europa sul debito italiano". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it