(ANSA) - TRIESTE, 06 DIC - PER UN PUGNO DI TERRA di PIER
PAOLO GRATTON (edizioni Forum, pp 255, euro 22.00).
Era soprattutto nelle campagne infatti che i contrasti
politici e sociali si tramutavano in scioperi, manifestazioni e
proteste più o meno estese. Gli agrari non intendevano cedere i
privilegi conquistati durante il Ventennio, ma i contadini -
mezzadri e braccianti - forti della Lotta di liberazione e
sostenuti da comandanti partigiani diventati sindacalisti
rivendicavano migliori condizioni di vita. Al centro del
contendere c'era soprattutto il contratto di mezzadria che gli
agrari volevano mantenere nella sua interezza e che i lavoratori
della terra intendevano abolire o, perlomeno, radicalmente
modificare. Anno dopo anno Gratton descrive le principali
vertenze nei paesi della bassa friulana orientale che, se da un
lato hanno garantito ai protagonisti magari solo un pugno di
terra da coltivare direttamente, risollevandoli da condizioni di
vita quasi medievali, dall'altro hanno avuto il pregio di
qualificare una campagna oggi tra le zone più prospere del
Friuli Venezia Giulia. Sullo sfondo le direttive dei partiti -
in particolare Pci e Dc - che in quegli anni andavano elaborando
teorie e strategie politiche che sarebbero state alla base del
cosiddetto miracolo economico italiano degli anni Sessanta. Tra
le tante, emergono le figure dei sindacalisti Giuseppe Moro,
Egidio Gallet e Olivo Burini, mentre sul fronte dell'ordine
pubblico grande attenzione è data al Commissario di Polizia di
Cervignano, in carica dal 1947, Ambrogio Gallo. Gratton, anche
sulla base di ricerche recenti in vari archivi, ne tratteggia le
caratteristiche soffermandosi su alcuni casi di cui fu
protagonista anche il pittore Giuseppe Zigaina, all'epoca
dirigente locale del Pci. E' "lo sviluppo della mia tesi di
laurea datata 1978 - spiega l'autore - arricchita da ulteriori
ricerche d'archivio. Emergono figure importanti di dirigenti
sindacali fortemente ancorati alla realtà sociale dei contadini
dell'epoca, ma anche figure istituzionali, irreprensibili nella
loro azione repressiva, tuttavia capaci di evitare che scioperi
e manifestazioni sfociassero in massacri come in altre zone del
Paese. Figure come Zigaina, protagonista di quelle lotte fino
agli anni Cinquanta, erano fortemente politicizzate ma
riuscivano a interfacciarsi con le masse contadine tanto che
queste avevano per loro quasi un attaccamento fideistico".
Insomma un quadro scintillante che, via via, è andato
sbiadendosi con vittorie in alcuni casi effimere. Come la fine
della mezzadria nel 1982, "quando però - annotava con disincanto
Burini - i mezzadri erano andati altrove".
Gratton ha lavorato al "Messaggero Veneto" e all'Ansa,
laureato in Storia contemporanea, ha pubblicato per l'Istituto
friulano per la storia del movimento di liberazione. (ANSA).
Lotte contadine nel Basso Friuli orientale 1945-1953
"Per un pugno di terra" di Pier Paolo Gratton