Friuli Venezia Giulia

Mafia: Bordin, nessun territorio può dirsi al sicuro

Osservatorio antimafia a Trieste sul caporalato

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 07 DIC - "Nessun territorio può considerarsi al sicuro e chiamarsi fuori dal pericolo delle infiltrazioni di stampo mafioso, neppure nel Nordest delle piccole e medie imprese. In questi anni è emersa la capacità delle organizzazioni criminali di mimetizzarsi all'interno del tessuto economico, approfittando in particolare delle situazioni di crisi come l'emergenza Covid, per prestare aiuto alle realtà produttive in difficoltà e finire per fagocitarle". Così si è espresso il Presidente del Consiglio regionale Mauro Bordin al convegno "Caporalato: rischio connessioni criminalità organizzate e immigrazione clandestina" organizzato dall'Osservatorio antimafia del Friuli Venezia Giulia, nel palazzo del Consiglio regionale.
    Bordin è intervenuto anche sul caporalato, spiegando che "i rapporti sulle cosiddette agromafie segnalano il preoccupante aumento delle pseudo-imprese, delle false cooperative o delle srl intestate a prestanomi, organizzazioni messe in piedi tramite l'intermediazione illecita di manodopera".
    Bordin ha poi rimarcato il valore dell' Osservatorio e del ruolo svolto: consente di poter contare "su uno strumento di indagine e riflessione sul fenomeno della criminalità organizzata".
    Enrico Sbriglia, presidente dell' Osservatorio, ha auspicato che grazie alla rete di soggetti coinvolti oggi nel convegno, e al momento di approfondimento in aula, si possano ulteriormente sia prevenire che contrastare i fenomeni criminali, "ricordando - ha detto - che le ricchezze illecite non dispongono di uno status univoco di cittadinanza ma sono sempre, per loro intrinseca natura e per sfuggire a ogni tipo di controllo, mobili, volatili e apolidi". (ANSA).
   

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