Friuli Venezia Giulia

Università di Trieste inaugura l'anno, 'più risorse agli atenei'

Iannantuoni, 'il Pnrr si conclude nel 2026, pensare al 2027'

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 14 DIC - Fare in modo che le Università pubbliche "vengano sempre meglio supportate con un sistema di finanziamenti efficace e che non generi eccessive disparità tra Nord e Sud e tra atenei pubblici e privati". E' l'appello lanciato dal rettore dell'Università, Roberto Di Lenarda, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 2023-24, a 100 anni dalla fondazione dell'ateneo.
    "È necessario - ha aggiunto - arginare con una regolamentazione seria il proliferare delle università telematiche e aumentare in maniera sensibile e con gli adeguati aiuti economici il numero dei laureati, drammaticamente basso.
    Solo se saremo sostenuti adeguatamente potremo supportare il Paese a far fronte alle sfide che arrivano dall'Intelligenza artificiale, dalla crisi energetica e ambientale e dal drammatico calo demografico".
    Alla cerimonia presente anche la presidente della Crui, Giovanna Iannantuoni: "Il Pnrr sta in questi anni fornendo ossigeno prezioso" a ricerca e innovazione. "Ma il Pnrr si conclude nel 2026. È quindi fin da ora che dobbiamo riflettere su che Paese vogliamo essere dal 2027 in poi".
    L'ateneo di Trieste, come ha concluso Di Lenarda, "nei prossimi anni lavorerà per rispondere alle sfide globali.
    Desideriamo investire in metodologie didattiche innovative e nell'ampliamento di iniziative di formazione con sempre maggiori contatti con il mondo produttivo e il territorio. Nell'ambito della ricerca, vogliamo impegnarci a migliorare la capacità di attrarre risorse e promuovere attività internazionali sfruttando la posizione geografica di Trieste e la partecipazione ad alleanze europee e reti transfrontaliere".
    La situazione dell'Università di Trieste, è stato spiegato, è solida e in crescita: i fondi dedicati alla ricerca ammontano a 19 milioni. Con i suoi 5.400 neoiscritti, nel 2023 l'ateneo registra un aumento di immatricolazioni del 20% rispetto allo scorso anno. Il 10% proviene dall'estero. Sono 744 i docenti, rispetto ai 653 del 2019, con una riduzione dell'età media di circa 4 anni. (ANSA).
   

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