(ANSA) - TRIESTE, 26 DIC - Si è ripetuto anche oggi, come è
tradizione, il rito dell'omelia di Santo Stefano letta sotto una
campana immersa a cinque metri di profondità nelle fredde acque
della Scala reale, davanti a piazza Unità d'Italia. Don
Francesco Pesce, esperto subacqueo con tanto di brevetto, con
bombola, muta, e pinne si è immerso in mare, dove si trovavano
già tanti subacquei, alcuni vestiti da Babbo Natale, per il 47/o
Natale sub organizzato dal Sub sea club di Trieste.
In precedenza il sindaco Roberto Dipiazza ha preso la parola
per un saluto sotto lo stand allestito davanti alla Scala reale,
affianco a un grande camion con sopra montato un monitor sul
quale è stata trasmessa la cerimonia subacquea, seguita dalla
folla presente.
Don Francesco Pesce, protetto dalla campana, ha letto
l'omelia facendo tanti auguri a tutti per "un Natale in cui le
persone prevalgano sui consumi", ed ha ricordato Elvio Bortolin,
un pioniere della pesca subacquea a Trieste, morto di recente.
Ad accoglierlo in superficie, più tardi, è stato un lungo
applauso.
Gli organizzatori hanno spiegato che si tratta di un evento
"unico in Europa",
Per la prima volta, con don Francesco si è immersa in apnea
una ragazza non udente per sensibilizzare sul tema della
disabilità. (ANSA).
A Trieste la tradizione dell'omelia sott'acqua
Letta a -5m sotto un campana. Edizione 47 del Natale sub