Friuli Venezia Giulia

Un milione di visitatori nel parco del Castello di Miramare

Museo: 'Nel 2023 registrato il record di presenze'

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 27 DIC - Record di visitatori per il Parco del Castello di Miramare, dove ieri è stato raggiunto e superato il milione di accessi annuali. Lo annuncia il Museo storico e Parco del Castello di Miramare, sottolineando che "quella del 2023 è la migliore performance di sempre per il Parco storico".
    Vengono così superati il primato di oltre 840mila ingressi registrato nel 2022 e il dato del 2019 (788mila); durante la pandemia gli accessi si erano fermati invece a poco meno di 400mila nel 2020 e a meno di 500mila nel 2021.
    Oltre che dai turisti, i visitatori del museo verde sono rappresentati soprattutto dai triestini e dal pubblico di prossimità. "Il pubblico apprezza l'attuale aspetto del parco - afferma la direttrice Andreina Contessa - ne vede la cura e le attenzioni continue. Tuttavia, questo apprezzamento premia anche un lavoro sotterraneo e invisibile all'osservatore".
    A tutela del Parco storico, spiega il Museo, sono stati realizzati un censimento del patrimonio arboreo, utile per elaborare un piano di gestione strutturato, e una stazione meteorologica, che nel lungo periodo restituirà uno storico climatico per gestire il giardino secondo principi di economicità e sostenibilità ambientale. Nel 2024 vedrà invece la luce il progetto di riqualificazione e valorizzazione dell'antica strada carrozzabile del parco del Castello di Miramare con il restauro strutturale delle gallerie e il restauro botanico dell'area, finanziato nell'ambito del Pnrr. È già online il sito che illustra l'opera.
    Il Parco di Miramare, che si estende per 22 ettari, nasce per volontà di Massimiliano d'Asburgo alla metà dell'Ottocento con l'intento di trasformare una landa carsica in un rigoglioso giardino: per farlo, l'arciduca si avvale dell'opera di Carl Junker per la progettazione, mentre per la parte botanica si rivolge inizialmente al giardiniere Josef Laube, sostituendolo in seguito con Anton Jelinek. (ANSA).
   

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