(ANSA) - ROMA, 30 DIC - Sempre più stranieri fanno impresa in
Italia. Sono 657.
Tra i diversi settori primeggia il commercio soprattutto per
i cittadini marocchini, le costruzioni per i titolari romeni e
manifattura e intrattenimento per i cinesi.
"L'Italia delle imprese è sempre più multietnica - ha
commentato il presidente di Unioncamere, Andrea Prete - e questo
è un bene perché fare impresa aiuta ad integrarsi e perché si
pone un freno alla denatalità, fenomeno che coinvolge l'Italia e
che non può alla lunga non ripercuotersi sul sistema
imprenditoriale. Se la concorrenza è leale è la benvenuta e
migliora il tessuto delle imprese". A trainare l'imprenditoria
straniera nel primo semestre 2023 sono stati i settori delle
costruzioni e dei servizi (+3% su base annua) che insieme
rappresentano il 44% del totale, insieme all'agricoltura (+5%).
Il commercio registra una lieve frenata (-0,7%) ma resta il
settore più rappresentativo con oltre 261mila imprese. La
maggior parte delle imprese straniere si concentra nel Nord
Ovest, a partire dalla Lombardia (il 31% del totale).
All'estremo opposto la provincia con la minore incidenza è
Barletta-Andria-Trani (2,5%). Restringendo l'analisi alle
imprese individuali, Marocco, Romania e Cina sono i Paesi da cui
provengono la maggior parte dei titolari d'azienda (34% del
totale) seguiti da Albania, Bangladesh e Pakistan (19%). (ANSA).
Crescono le imprese straniere in Italia, Trieste seconda città
Unioncamere, in 5 anni il 10% in più. Prato in testa