Friuli Venezia Giulia

Vescovo Trieste, la città ha un compito da svolgere per la pace

Trevisi: 'Siamo sul confine, abbiamo conosciuto asprezza guerre'

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 02 GEN - "La nostra comunità di Trieste, per la sua storia passata e recente e prossima - quella che porterà a Trieste il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e l'ex presidente della Repubblica di Slovenia, Borut Pahor, a ricevere la laurea honoris causa in Giurisprudenza dall'Università di Trieste - ci suggerisce che per la pace abbiamo un compito da svolgere a servizio degli altri popoli e delle altre terre". Lo ha sottolineato il vescovo di Trieste, monsignor Enrico Trevisi, in occasione della Giornata mondiale della pace.
    Trevisi ha ricordato che il prossimo luglio la città ospiterà la settimana sociale dei cattolici in Italia, "un'occasione per interrogarci tutti su come partecipare, su quali obiettivi ci diamo per un Paese e una Città in cui la giustizia e la pace non siano retoriche". "Noi - ha poi aggiunto - siamo sul confine.
    Abbiamo conosciuto l'asprezza delle guerre. Abbiamo la responsabilità di dire e raccontare come abbattere le diffidenze, le ostilità, i risentimenti. La responsabilità del dire di come provare a costruire l'incontro tra le comunità differenti, di come provare a costruire la pace. Per gli altri popoli in guerra (e che hanno dei loro cittadini tra di noi: pensiamo a quanti ucraini, ebrei, musulmani sono nostri concittadini) abbiamo la responsabilità di chiedere una strategia diversa dalla guerra".
    Riferendosi infine al testo diffuso da Papa Francesco, Trevisi ha ricordato che "il progresso della scienza e della tecnologia può essere una via della pace" ma che "occorre essere consapevoli dei rischi": "Non possiamo permettere che siano gli algoritmi a determinare il modo di intendere i diritti umani", ha concluso. (ANSA).
   

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