Friuli Venezia Giulia

Ucciso con taglio alla gola, sarà battaglia di perizie

Eseguita autopsia, riscontrate anche ferite da difesa al gomito

Redazione Ansa

(ANSA) - UDINE, 05 GEN - Ezechiele Mendoza Gutierrez, di 31 anni, ucciso a Udine la mattina di Capodanno, è morto a causa della recisione netta della carotide e della giugulare con un'arma bianca atipica che gli ha trapassato il collo. E' quanto è emerso dall'autopsia, eseguita oggi dal medico legale Antonello Cirnelli alla presenza dei periti nominati dalla famiglia della vittima e di quelli dell'indagato, reo confesso, il cittadino dominicano Anderson Vasquez Dipres, di 34 anni.
    A quanto si apprende, si aprirà ora una battaglia di perizie perché le risultanze dei due esperti di parte sono divergenti.
    Per quello della famiglia della vittima, quanto emerso dall'esame odierno collide con le dichiarazioni dell'indagato.
    Egli ha sostenuto di aver inferto un solo colpo, in una sorta di movimento difensivo, di fronte all'avvicinarsi minaccioso di Ezechiele Mendoza Gutierrez, e che il bicchiere che teneva in mano si sarebbe rotto accidentalmente nell'impatto. Una circostanza non credibile - rilevano gli esperti nominati dai congiunti del morto - perché esistono non solo i segni del primo colpo andato a segno sul mento, ma anche il taglio netto all'altezza del collo e ferite da difesa nella zona del gomito.
    Che sarebbero causate almeno da un secondo fendente distinto.
    Per i periti della difesa, dall'autopsia sarebbe invece emersa compatibilità con la dinamica riferita dall'indagato, in un'unica traiettoria violenta che ha centrato la vittima, finendo con recidergli il collo probabilmente con il gambo del bicchiere che si è spezzato nella colluttazione.
    Cirnelli avrà ora 60 giorni per fornire le proprie conclusioni alla Procura di Udine. Per il momento, l'indagato resta in carcere. (ANSA).
   

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