(ANSA) - ROMA, 17 GEN - Ieri pomeriggio una troupe Rai
impegnata a realizzare in Slovenia un servizio sugli eccidi
delle foibe si è vista danneggiare i veicoli da ignoti nei
pressi di una caverna in cui stava realizzando delle riprese. A
rendere noto l'episodio, denunciato alle forze dell'ordine, il
sindacato Unirai, liberi giornalisti Rai.
Nei pressi del villaggio di Podpec, a pochi chilometri dal
confine italiano, l'inviato del Tg2 Andrea Romoli, accompagnato
dagli speleologi Franc Maleckar e Maurizio Tavagnutti, si è
calato all'interno della caverna di Bliznji dove nel 1945 le
milizie comuniste di Tito hanno trucidato centinaia di persone.
Una volta emersi dalle grotte, dove hanno ritrovato molti resti
umani, Romoli e la sua troupe hanno trovato le macchine di
servizio, lasciate ad alcune decine di metri di distanza,
pesantemente vandalizzate.
Il mezzo più colpito è quello che portava il distintivo di
riconoscimento Rai a cui è stato sfondato il parabrezza e
distrutta la fiancata. Gli equipaggiamenti all'interno dei mezzi
non sono stati in alcun modo toccati.
Unirai condanna "questi atti intimidatori e violenti che non
fermeranno il lavoro dei giornalisti Rai per raccontare i
crimini di ieri e di oggi. Dalle foibe in Istria alle fosse
comuni di Bucha è teso un unico filo rosso di sangue, che
bisogna ricordare e denunciare perché quegli orrori non si
ripetano. Farlo senza paure e reticenze è la maniera migliore
per onorare lo straordinario lavoro di ricucitura delle ferite
del passato realizzato dalle comunità italiana e slovena al di
qua e al di là del confine, per costruire un comune futuro di
pace e convivenza. Dalla storica stretta di mano tra il
presidente Mattarella e il suo omologo sloveno Pahor davanti
alla foiba di Basovizza non si torna indietro". (ANSA).
Unirai, danneggiati mezzi Rai impegnati in servizio sulle foibe
In Slovenia attaccata un'auto con il distintivo aziendale