(ANSA) - TRIESTE, 21 GEN - "Non sono italiana. Posso solo
dire che sono un po' delusa per tutte queste donne che hanno
cercato di emanciparsi, di essere libere ed eleggono Meloni che
per me non è una donna emancipata".
Inizia dagli anni 70 e dalla "responsabilità" che sentiva di
avere, a inizio carriera come regista, nei confronti delle
donne, che all'epoca "non avevano tante possibilità di parlare".
Affronta poi anche il tema della violenza di genere: quando una
donna ne è vittima, magari "pensa che gli uomini siano fatti
così e di poterla sopportare se non diventa troppo violenta.
Spesso non si rendono conto che la violenza psicologica è più
forte della violenza fisica".
L'occasione è il Trieste film festival e, in particolare la
sezione Wild Rose, che ogni anno fa il punto sulle cineaste di
un Paese dell'Europa centro-orientale: nel 2024 tocca alla
Germania. Si parla del passato, dunque, ma anche di progetti
futuri: "Non ho ancora la storia - ammette von Trotta - ma
voglio fare un film con Barbara Sukowa e Vicky Krieps, una sarà
la madre, l'altra la figlia. Sono le mie attrici preferite.
Vediamo se mi viene qualcosa...". (ANSA).
Von Trotta, 'per me Meloni non è una donna emancipata'
Regista racconta il femminile, 'sentivo questa responsabilità'