(ANSA) - TRIESTE, 10 MAR - Da 20 anni, l'11 marzo si celebra
la Giornata europea in ricordo delle vittime del terrorismo.
Perché esattamente due decadi fa, a Madrid, su dei treni che
portavano le persone alla loro quotidianità, si consumò uno dei
peggiori
attentati terroristici nel continente europeo, con 191 vittime e
2.
"Gli attacchi a Madrid, Parigi, Bruxelles, Nizza, Berlino e
Londra hanno in seguito fatto comprendere agli europei che era
tempo di dismettere questa rappresentazione monodimensionale e
geograficamente distante della minaccia terroristica. La strage
alla sede della rivista satirica francese Charlie Hebdo -
rammenta il presidente - è stata, forse, il punto di svolta che
ci ha costretti a misurarci con un modus agendi diverso anche da
un punto di vista simbolico e che investiva in pieno la
dimensione culturale europea". "Il terrorismo intimidisce,
costringe, destabilizza, distrugge e uccide. Espressioni verbali
che stanno esattamente all'opposto di quelle che vorremmo usare
ogni giorno descrivendo una società europea. Libertà, stabilità,
costruzione e difesa della vita sono
infatti gli scopi che vorremmo perseguire ogni giorno per noi e
i
nostri figli. Nel non lasciar mai spegnere la fiamma del ricordo
e nell'esprimere il cordoglio e la solidarietà a tutti gli
europei colpiti direttamente o nei loro affetti - conclude
Bordin - bisogna continuare ad impegnarsi per il contrasto ad
ogni forma di terrorismo". (ANSA).
Bordin, la minaccia del terrorismo è sempre più vicina
Ricordando gli attacchi verificatisi in Europa