Friuli Venezia Giulia

Udine, Garante detenuti, digiuno a staffetta fino al 25/04

Corleone, 'Consegneremo a istituzioni un documento di sintesi'

Redazione Ansa

(ANSA) - UDINE, 11 MAR - Si concluderà il 25 aprile con una festa di "liberazione dalle catene del carcere" e con la consegna alle istituzioni e alla comunità regionale di un documento di sintesi delle motivazioni dell'iniziativa il digiuno a staffetta "Per la Dignità", indetto dal Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale del Comune di Udine, Franco Corleone, per riportare l'attenzione di politica e opinione pubblica sulla situazione di sovrafollamento delle carceri in Italia, in regione e nel capoluogo friulano. "Un digiuno a staffetta di consapevolezza, iniziato il 24 febbraio - ha spiegato oggi il Garante Corleone - che proseguirà fino al 25 aprile con l'augurio che almeno siano almeno avviati a soluzione i nodi strutturali che abbiamo poso all'attenzione di Regione, Comune di Udine, Magitratura di Sorveglianza, Magistratura di Cognizione, della amministrazione penitenziaria". Sottolineando che le associazioni del terzo settore sono tra i protagonisti di questa iniziativa, Corleone si è detto soddisfatto "delle crescenti adesioni che proseguono in queste ore, con la presenza di diversi professionisti, docenti, studenti, amministratori".
    Il Garante ha evidenziato che in Italia ci sono almeno 61mila detenuti, rispetto a una capienza di 51mila, "e per il Fvg - ha detto - la capienza è di 475 detenutu e ne sono presenti 662, nentre nella casa circondariale di di Udine ci sono 86 posti, a fronte di149 presenti, con il rischio di un raddoppio". "Una situazione pesante - ha commentato - dove le condizioni di vita, igienico sanitarie e di relazioni umane sono davvero difficili".
    Corleone ha espresso poi il suo parere contrario alla costruzione di un nuovo carcere da 300 posti a San Vito al Tagliamento (Pordenone). "Questa scelta non risolverebbe il problema - ha detto - ma avrebbe come conseguenza il richiamare in Fvg detenuti da altre regioni". Il digiuno a staffetta, ha precisato, richiama la necessità di "affrontare i problemi in modo diverso, con meno detenzione e più misure alternative". "La Regione ponga il problema nel rapporto con amministrazione penitenziaria - ha suggerito il Garante - si può trovare una soluzione diversa con un impegno politico e istituzionale forte". (ANSA).
   

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