Friuli Venezia Giulia

I Nonino cittadini onorari di San Giorgio della Richinvelda

Riconoscimento a Giannola e Benito per la tutela dei vitigni

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 14 MAR - Il Consiglio comunale di San Giorgio della Richinvelda ha deciso di conferire la cittadinanza onoraria a Giannola e Benito Nonino "determinanti nel salvare i vitigni autoctoni del Friuli con il Premio Nonino fondato nel 1975".
    Si tratta di un alto attestato di stima, ha spiegato il sindaco Michele Leon, "riconosciuto per il lavoro di valorizzazione dei prodotti e dei distillati del Friuli, ma soprattutto perché con l'istituzione del premio Premio Nonino Risit d'Âur (barbatella d'oro) sono stati determinanti per salvare i vitigni autoctoni, diventando ambasciatori della storia della nostra comunità, in particolare della frazione di Rauscedo, capitale della barbatella di vite nel mondo. A Giannola e Benito Nonino va riconosciuto il merito di essere ambasciatori delle nostre terre grazie alla loro attività imprenditoriale e al loro instancabile impegno di raccontare le eccellenze di un popolo, contribuendo alla conoscenza del Friuli nel mondo nobilitando la grappa e facendola diventare il tramite per raccontare il sapere e la cultura della nostra gente. Non in secondo luogo, si deve riconoscere a Giannola e Benito Nonino la lungimiranza di aver colto che la leva di una nuova imprenditoria potevano e dovevano essere le donne".
    La cerimonia di consegna del riconoscimento, informa una nota, si terrà a fine aprile. "Siamo felici e commossi di veder riconosciuto dalle nuove generazioni il nostro impegno e amore per il nostro Friuli. Cinquanta anni fa abbiamo istituito il Premio Nonino Rist d'Aur con lo scopo di salvare, promuovere e far ufficialmente riconoscere dagli organi nazionali e comunitari i vitigni autoctoni friulani in via di estinzione.
    Erano tempi in cui parlare di civiltà contadina non era di moda, ma ricordando gli insegnamenti di mio padre Luigi e volendo con Benito distillare la Grappa Monovitigno di questi vitigni non avevamo altra scelta che proteggerli e chiederne il riconoscimento comunitario perché per una legge assurda erano divenuti fuorilegge. Oggi vedere che sono fiori all'occhiello della viticultura friulana ci riempie di gioia", ha affermato Giannola Nonino. (ANSA).
   

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