Friuli Venezia Giulia

Confindustria Udine, manifattura Friuli dà segnali ripresa

Report 4/o trimestre del 2023, incremento degli ordinativi

Redazione Ansa

(ANSA) - UDINE, 10 APR - Segnali di recupero per la manifattura in provincia di Udine nel 4/o trimestre del 2023, dopo la flessione dei trimestri precedenti del 2022: l'uso degli impianti produttivi è passato dal 73,5% del 3/o trimestre al 78,9% del 4/o, e aspettative delle imprese migliorano sulla scorta dell'incremento degli ordinativi che hanno registrato una variazione congiunturale positiva del 13,7% e 4,5% su base tendenziale. Emerge dall'elaborazione dei dati dell'indagine congiunturale trimestrale dell'Ufficio Studi di Confindustria Udine su un campione significativo di imprese manifatturiere associate.
    In dettaglio, nel 4/o trimestre 2023 la produzione industriale in provincia di Udine è cresciuta del 2,7% rispetto al 3/o trimestre e dello 0,1% rispetto allo stesso periodo del 2022 (-4,4% la variazione nei primi 9 mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022; -3,3% la media dell'anno, in linea con l'andamento nazionale). Solo l'11% degli industriali intervistati prevede un calo produttivo nei prossimi mesi; il 17% stima un incremento e il 72% intravede un assestamento. In riferimento ai singoli comparti, in miglioramento siderurgia (+5% variazione congiunturale, +1% tendenziale), alimentari (+5%; +6,8%), carta (+11,6%; +15,4%); in calo meccanica (-1,4%, -1,5%), legno e arredo (-1,6%; -10,8%). Il 2023, pur influenzato dalle perduranti tensioni geopolitiche, si è chiuso con alcuni segnali di ripresa e quest'anno potrebbe profilarsi migliore rispetto a quanto si prefigurava mesi fa, beneficiando della bassa inflazione (0,8% a febbraio), dell'accelerazione del commercio mondiale (+0,4% nel 2023, +3,3% nel 2024 secondo il FMI), degli investimenti del PNRR, e del taglio dei tassi previsto dagli analisti per il mese di giugno.
    La Germania, primo partner commerciale delle imprese udinesi, dopo aver registrato lo scorso anno un calo del Pil (-0,3%), nel 2024 (+0,3% secondo le stime della Commissione Europea) e nel 2025 (+1,2%) dovrebbe svoltare in positivo. (ANSA).
   

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