(ANSA) - TRIESTE, 12 APR - "La guerra non è inevitabile.
Abbiamo sempre la possibilità, e anche il dovere morale, di
cercare i modi per rafforzare la pace e la sicurezza, la
democrazia e il benessere.
"Tutto ciò che abbiamo fatto con l'amico e presidente della
Repubblica Sergio Mattarella - ha spiegato - lo abbiamo fatto
perché crediamo nella pace duratura e nel sacro dovere degli
uomini di Stato di adoperarsi in suo favore al meglio delle loro
capacità. Questo è il loro dovere morale. Come ci siamo
confidati quando quel lunedì 13 luglio 2020 rientravamo a casa,
a Roma e a Lubiana, sentivamo un profondo senso di appagamento e
soddisfazione".
Anche in quel caso, è uno dei passaggi della lectio, "è stato
confermato ancora una volta che la pacificazione e la
riconciliazione sono possibili solo attraverso l'eterna ricerca
della verità, il suo riconoscimento e il perdono". (ANSA).
Pahor, guerra non è inevitabile, rafforzare la pace è un dovere
'Riconciliazione possibile attraverso la ricerca della verità'