(ANSA) - UDINE, 08 MAG - "Il presidente della Serbia
(Aleksandar Vucic, ndr) è assetato di potere e cerca di trovare
qualcuno di forte per proteggere la sua incompetenza, la sua
ideologia del sangue e della terra, così segue i russi, ed è
anche interessato per questo ad avere i cinesi come amici, visto
che non è in grado nemmeno di risolvere i problemi di base, né
di assumersi le responsabilità per gli eventi in Bosnia o in
Kosovo". Così lo scrittore bosniaco Damir Ovcina, autore di
"Preghiera nell'assedio" (Keller editore), finalista del Premio
Terzani 2024 e oggi tra i protagonisti del festival
vicino/lontano, ha commentato per l'ANSA la visita di Xi Jinping
oggi a Belgrado.
"Nessuno risolverà i nostri problemi, né quelli dei
palestinesi, né di nessun altro - ha indicato lo scrittore - non
così onestamente almeno, né così rapidamente. Quindi, almeno
per quanto ci riguarda avremmo dovuto risolverli da soli, con
una preparazione intelligente e dedicata e poi con l'azione. Ma
non è facile essere sottoposti a un'enorme pressione e mantenere
menti pulite e concetti di società libera come idee guida - ha
concluso - tuttavia è proprio questo l'obiettivo: se si vuole un
esercito capace, c'è bisogno di persone capaci e questo richiede
menti aperte". (ANSA).
Lo scrittore Ovcina, 'Vucic è interessato all'amicizia cinese'
L'autore bosniaco a vicino/lontano sulla visita di Xi a Belgrado
