Campagna elettorale "in solitaria" nel piccolo comune di Grimacco, dove, sparpagliata in 21 frazioni, vivono 300 abitanti inerpicati sui monti delle Valli del Natisone, in provincia di Udine. In solitaria non perché ci sia un solo candidato (sono tre) alla carica di sindaco, ma perché il municipio può contare su un solo dipendente, un operaio convertito a conducente di scuolabus. E' il cronico problema della carenza personale che affligge la pubblica amministrazione e i piccoli comuni in particolare, per varie ragioni poco interessanti per chi cerca lavoro.
Non un solo vigile urbano, non un impiegato, non un solo dipendente all'ufficio tecnico. E intanto, si andrà alle urne l'8 e 9 giugno per rinnovare il consiglio comunale, composto di otto consiglieri compreso il vicesindaco.
Dunque l'attuale sindaca, Eliana Fabello, giunta al terzo mandato, alla guida dell' amministrazione da 15 anni, ogni giorno apre e chiude da sola le porte del municipio, accende e spegne la luce e così via. Per svolgere le mansioni di ordinaria amministrazione come la contabilità, lei e i consiglieri si fanno supportare ad esempio da agenzie di lavoro interinale, oppure si appoggiano alla Comunità montana, per la gestione dell'anagrafe, invece, ha stipulato convenzioni con altri comuni (leggermente) più grandi come Venzone. Un aiuto arriva anche dalla Compa dell'Anci "per sbrigare un po' di contabilità", e dalla Comunità Montana.
Quello di Grimacco è il caso più estremo ma di municipi in difficoltà per carenza di personale, soprattutto nel Friuli montagnoso ce ne sono tanti. Per uscire dall'impasse, sottolineano da Grimacco, occorre "un intervento dall'alto che sburocratizzi alcuni passaggi e alleggerisca le procedure amministrative, che spesso sono un ostacolo per i piccoli comuni, specie montani". La sindaca ringrazia la Regione "per il supporto nella realizzazione di alcune opere pubbliche", ma contestualmente lancia un appello, sempre lo stesso: "Occorre venire incontro alle piccole realtà come la nostra, soprattutto in termini di sburocratizzazione e semplificazione".
Non è possibile, spiega, che "un Comune di 300 abitanti come il nostro abbia gli stessi obblighi in termini di carte e procedure di un Comune grande come Udine", che di abitanti ne ha centomila. "I concorsi per il reclutamento del personale spesso vanno deserti - spiega la sindaca Fabello - oppure accade che un impiegato arrivi, si formi qui da noi fino ad acquisire competenze, poi faccia un concorso, lo vinca e passi a un altro ente".