Friuli Venezia Giulia

Terziario Nordest, 17,9% delle imprese si sente meno sicuro

Indagine Format Research per Confcommercio Fvg riferita al 2023

Redazione Ansa

(ANSA) - UDINE, 29 MAG - Nel 2023, il 17,9% delle imprese del terziario di mercato del Nord Est ha percepito un peggioramento dei livelli di sicurezza; il valore è inferiore al dato Italia pari al 18,9%. Furti, usura, aggressioni e violenze, atti di vandalismo sono i fenomeni criminali percepiti in maggior aumento e la percentuale dei furti (25,1%) è superiore al valore nazionale (23,5%). E' quanto emerge da un'indagine di Confcommercio realizzata da Format Research per la giornata nazionale "Legalità, ci piace!".
    "Un appuntamento che promuove la cultura del rispetto delle regole sul mercato - ha detto il presidente di Confcommercio del Fvg Gianluca Madriz - Contraffazione, abusivismo, pirateria, estorsioni, usura, furti, infiltrazioni della criminalità organizzata, rapine, taccheggio, corruzione alterano la concorrenza, comportando la perdita di fiducia degli operatori e la diminuzione degli investimenti".
    Tra gli altri dati di rilievo, il 35,9% degli imprenditori del Nord Est teme di essere esposto a fenomeni criminali (dato nazionale 33,9%). I furti sono il crimine che preoccupa di più gli imprenditori sulla sicurezza della propria impresa (35,8%).
    Il 25,2% degli intervistati ha avuto notizia di imprenditori esposti a tentativi di usura o estorsione, e il 17% delle imprese del commercio al dettaglio del Nord Est ritiene che il taccheggio sia migliorato sul 2022; il 61,1% delle imprese del terziario del Nord Est si sente penalizzato da abusivismo e contraffazione (dato nazionale 62,8%).
    Una parte dell'indagine è sui consumatori. Il 23,4% dei consumatori del Nord Est ha acquistato prodotti/servizi illegali nel 2023 (dato nazionale 24,2%); di questi il 70,5% ha utilizzato canali di vendita online. I capi di abbigliamento (61,0%), calzature (36,6%) e pelletteria (27,8%) sono i prodotti illegali più acquistati. L'acquisto illegale è effettuato in modo consapevole per il 69,9% (dato nazionale 68,1%) e la quasi totalità dei consumatori (il 98,7%) sa che ciò può comportare rischi. Il "consumatore illegale" è in genere uomo, tra i 18 e i 34 anni, livello d'istruzione medio-alto, è soprattutto impiegato, operaio o studente. (ANSA).
   

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