Friuli Venezia Giulia

Bankitalia, in 2023 crescita in Fvg rallenta dopo forte ripresa

Cala il valore aggiunto della manifattura

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 12 GIU - Nel 2023 il Pil del Friuli Venezia Giulia è aumentato dello 0,6%, una crescita lievemente inferiore a quella nazionale (+0,9%). Dopo i segnali di ripresa del primo trimestre, nei mesi successivi l'attività economica si è indebolita. "Il rallentamento segue a un biennio 2021-22 di forte crescita, che aveva portato il prodotto regionale a superare del 3,4% i livelli del 2019 (circa un punto percentuale in più rispetto all'Italia)". E' quanto emerge dal rapporto "L'economia del Friuli Venezia Giulia", presentato oggi dal direttore della sede di Trieste della Banca d'Italia, Marco Martella. Un quadro, è stato spiegato, in linea con l'andamento dell'economia italiana.
    Nel dettaglio, le stime di Bankitalia indicano che il valore aggiunto nella manifattura è calato del 3,7% a prezzi costanti, "risentendo della flessione nelle vendite all'estero (-6,2%)".
    Secondo un'indagine condotta su un campione di imprese regionali della manifattura e dei servizi, "gli investimenti hanno continuato a crescere". E, per quanto riguarda le costruzioni, la crescita dei livelli produttivi, "seppur in rallentamento è proseguita a ritmi sostenuti": "secondo le stime di Prometeia il valore aggiunto del settore è salito al 3,6%".
    Nel terziario, osserva Bankitalia, "la crescita si è sensibilmente indebolita (valore aggiunto a prezzi costanti +1,6%). La domanda rivolta alle imprese del commercio e dei servizi turistici ha perso vigore anche per la dinamica modesta dei consumi delle famiglie". La crescita delle presenze turistiche "ha rallentato restando comunque significativa (+6,9%)": tra il 2014 e il 2022 le presenze in Fvg sono infatti aumentate del 22,9%, contro il dato nazionale del +9,1%. Il picco si è registrato a Trieste, con +55,9%.
    La redditività delle imprese regionali, rileva Bankitalia, "ha risentito dell'indebolimento del quadro congiunturale e dell'aumento della spesa per interessi connesso con il rialzo dei tassi". Ma il saldo tra le imprese che hanno chiuso l'esercizio in utile e quelle in perdita "è rimasto positivo".
    (ANSA).
   

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