Non ha retto al dolore per la morte della moglie. E ha scelto di farla finita nella casa di Roma dove con lei aveva vissuto per tanti anni, una vita insieme. Se n'è andato così il presidente di Fincantieri Claudio Graziani, generale e alpino d'acciaio che aveva condotto operazioni delicatissime in Libano, in Afghanistan, in Mozambico.
'Niente ha più senso' ha scritto in un biglietto prima di finire la vita con un colpo di pistola. Poche parole per esprimere forse un senso di vuoto da quando, nell'aprile del 2023, la moglie era morta dopo una malattia. A trovarlo sul letto, senza vita, nella sua casa di Roma in centro storico, è stato un carabiniere della scorta. Sebbene nulla lasci pensare ad altre ipotesi se non il suicidio la Procura di Roma ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio, atto dovuto per accertamenti di rito. Le indagini sono affidate ai carabinieri.
La morte di Graziano ha sorpreso il mondo economico scompaginando i piani di Fincantieri che ha appena approvato un aumento di capitale fino a 500 milioni per rafforzare il comparto della "subacquea" sul quale l'amministratore delegato Pierroberto Folgiero e lo stesso Graziani puntavano. Oggi il titolo in borsa ha reagito male ed è calato di oltre il 3% per poi refcuperare. Nel quartier generale non è stato ancora deciso chi raccoglierà le sue deleghe. Folgiero d'altronde, è rimasto colpito, ha perso "un grande condottiero, un grande manager e un grande amico".
A favore di una Difesa europea, di sforzi per proteggere ciò che corre sui fondali marini del Mediterraneo, dai cavi per le comunicazioni alle pipelines, da difendere dai sottomarini russi, Graziano lascia un vuoto anche tra le istituzioni e la politica tutta unita nel dolore per a perdita di "un servitore integerrimo dello Stato", come lo ricorda la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il Presidente Mattarella ricorda "la figura di uomo generoso e leale", che metteva "sempre al servizio della Repubblica la sua competenza e la sua professionalità, doti dimostrate negli importanti ruoli di vertice". "L'Italia perde un uomo di valore": lo dicono il ministro degli Esteri Antonio Tajani, il Commissario Ue Paolo Gentiloni. Doti che tanti ministri e politici di ogni partito riconoscono a Graziano.
Torinese del 1953, Graziano frequentata l'Accademia Militare di Modena e la Scuola di Applicazione di Torino dove si laurea; a Trieste consegue un'altra laurea e, a Roma, un Master. Poi da Ufficiale di fanteria, alpino, scala cariche alla "Taurinense" fino allo Stato Maggiore dell' Esercito. E' schierato in Mozambico, in missione di pace delle Nazioni Unite, poi è Addetto Militare all'Ambasciata d'Italia di Washington D.C. (Usa) e di nuovo in guerra: comanda la "Brigata Multinazionale Kabul" in Afghanistan. Nel 2007 è nominato Force Commander della missione UNIFIL in Libano, come Comandante delle Forze dell'ONU e Capo Missione per aiuti umanitari e di soccorso. Nel 2011 è Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, poi Capo di Stato Maggiore della Difesa; dal 2018 al 2022 è Presidente del Comitato Militare dell'Ue (European Union Military Committee). Graziano chiude la carriera alla presidenza di Fincantieri sostituendo, con Folgiero a.d., il ticket Giampiero Massolo e Giuseppe Bono.
Insieme con altri quattro generali, era rimasto coinvolto nell'inchiesta sul Poligono di Teulada: a processo per un filone, richiesta di archiviazione per un altro.