Friuli Venezia Giulia

Cimolai finisce i lavori per il New Drini Bridge in Albania

Il ponte più grande mai costruito nel Paese

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 20 GIU - Cimolai ha completato i lavori per il New Drini Bridge, il ponte più grande mai costruito in Albania, che sarà inaugurato nelle prossime settimane dal primo ministro Edi Rama.
    Lo rende noto noto un comunicato del gruppo italiano, nel quale si ricorda che l'infrastruttura si colloca nella città di Kukes, nel Nord Est dell'Albania, tra il fiume Drin e il lago artificiale di Fierza, in cui è presente un'importante centrale idroelettrica, e permetterà il collegamento del sud dell'Albania con l'Est Europa. Si tratta di un'opera strategica per il Paese, lunga 271 metri, con un arco di altezza di 55 metri.
    Cimolai è subentrata in corso nel progetto, su richiesta dell'impresa Salillari Ltd e della società autostradale Albanian Highway Concession, "prendendo le redini della commessa nel maggio 2023 a seguito delle difficoltà di realizzazione dei lavori iniziati nell'agosto 2020", aggiunge la nota.
    Per completare l'infrastruttura, Cimolai ha "istituito una task force di ingegneria interna finalizzata a validare il progetto esecutivo, verificare lo stato delle strutture parzialmente installate in cantiere, e al contempo concepire e redigere il progetto di montaggio e varo". Un impegnativo lavoro di ingegneria basato sull' esperienza maturata anche nella realizzazione delle Paratoie del Canale di Panama o della Porta di Malamocco al MOSE di Venezia. "Questo progetto conferma la leadership di Cimolai nel varo di ponti complessi e di grandi dimensioni - ha spiegato Marco Sciarra, Presidente Cimolai SpA - e inaugura la presenza in un nuovo mercato come l'Albania. La commessa testimonia la continuità operativa della Società, che è riuscita a concludere con successo il processo di concordato preventivo e conseguire positive performance di bilancio 2023.
    Obiettivi raggiunti - conclude Sciarra - grazie al supporto di SACE, che si è rivelato cruciale per sostenere e rafforzare la nostra attività produttiva nel difficile contesto economico post COVID-19, caratterizzato da sfide senza precedenti per il settore industriale". (ANSA).
   

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