(ANSA) - TRIESTE, 15 LUG - "Aumentano nel primo semestre 2024
i lavoratori che si rivolgono ai centri antimobbing attivi in
Friuli Venezia Giulia" e sostenuti dalla Regione. Un aumento che
riguarda in prevalenza i nuovi utenti.
Nel complesso, nel primo semestre 2024 sono stati presi in
carico dai punti di ascolto antimobbing 323 utenti. Nel
pubblico, ha spiegato l'assessora, i settori più colpiti sono la
sanità e l'istruzione, nel privato le segnalazioni di vessazioni
arrivano prevalentemente dal comparto dell'industria.
"I punti antimobbing sono a disposizione dei lavoratori di
questa regione per risolvere situazioni di conflittualità - ha
osservato Rosolen - è un servizio stabilito da una norma del
2005 che ora ha attuazione su tutti i territori delle quattro
province. Nel corso di questo primo semestre 2024 il servizio
sta registrando un aumento di lavoratori in accesso per chiedere
un confronto con avvocati, psicologi e medici".
Nel dettaglio, a Udine nel primo semestre 2024 l'utenza
registrata è aumentata del 40% rispetto allo stesso periodo del
2023, passando da 103 a 144 unità. Sono cresciute sia la
percentuale femminile (dal 72% al 76%) sia gli utenti
provenienti dal settore pubblico (dal 33 al 36%). Le maggiori
cause presunte di disagio lavorativo sono fattori socio
anagrafici (29%) e mutamenti aziendali (27%), le maggiori
vessazioni riscontrate sono umiliazioni e critiche. Il 75% dei
mobber sono superiori o titolari.
Per quanto riguarda il Pordenonese, la percentuale maschile
che si rivolge al centro antimobbing di Porcia risulta più che
raddoppiata rispetto al primo semestre 2023 (dal 24 al 51%; 35
utenti), mentre quella femminile è diminuita (dal 76% al 49%; 34
utenti). In crescita i lavoratori da 51 anni in su che si
rivolgono al servizio (dal 37% al 48%). Rispetto al primo
semestre 2023 si registra un aumento delle vessazioni attuate da
maschi (dal 39% al 51%) e quindi una diminuzione di quelle
attuate da femmine (dal 36% al 31%) o da entrambi (dal 25% al
18%).
A Gorizia si rileva un aumento di nuovi utenti, passati in un
anno da 49 a 61. Nel primo semestre 2024 si registrano più
lavoratori in arrivo dal settore pubblico (dal 26% al 35%).
Azioni di molestie e vessazioni vengono attribuite in egual modo
a maschi e femmine (rispettivamente 50%); nella metà dei casi a
perpetrarle è il superiore o il titolare.
Il punto d'ascolto di Trieste - è stato spiegato - è di più
recente attivazione e non provvisto quindi di rilevazioni
statistiche omogenee. Nel primo semestre 2024 hanno contattato
il servizio 27 donne (56%) e 21 uomini (44%); il 48% ha più di
51 anni e il 58% proviene dal settore privato. Vengono segnalate
per lo più mancate assegnazioni, violazioni di diritti,
possibile mobbing. A vessare sono soprattutto uomini (44%) e
superiori (59%). (ANSA).
Rosolen, 'aumentano gli accessi ai centri antimobbing in Fvg'
Gli utenti sono per lo più donne, over 50 e del settore privato