(ANSA) - PORDENONE, 09 AGO - "Nonostante il quadro
internazionale sia particolarmente incerto -due guerre in corso,
la tensione con la Cina, il venir meno di alcuni mercati come la
Russia e la crisi tedesca di cui l'Italia è un pezzo integrato
dell'economia - il tessuto industriale dell'Alto Adriatico
tiene". Lo ha detto, questa mattina, nella conferenza stampa che
precede la pausa estiva, il presidente di Confindustria Alto
Adriatico, Michelangelo Agrusti.
Più in generale, ha proseguito Agrusti, "nel nostro
territorio non ci sono crisi industriali ad eccezione di quella
della Tirso a Trieste dove però, come accaduto per Wartsila,
siamo particolarmente impegnati con Regione e organizzazioni
sindacali. "Una crisi complessa di cui riteniamo di aver
individuato assieme agli assessori Sergio Emidio Bini e Alessia
Rosolen una soluzione che potrebbe andare in porto entro il
prossimo settembre non solo salvaguardando l'occupazione ma
creandone di nuova, soprattutto femminile".
Agrusti ha lanciato l'assemblea generale di Confindustria
Alto Adriatico del prossimo 27 settembre, al palazzo dei
congressi di Grado: "Sarà tematica, interamente curvata sul
valore del capitale umano; ospiteremo formatori di alte
tecnologie e competenze provenienti da Cina, India, Germania,
Israele e Stati Uniti coi quali ci confronteremo sui rispettivi
sistemi formativi".
Analogamente a quanto avvenuto lo scorso anno a Trieste
protagonisti saranno, accanto agli imprenditori e alle autorità,
"trecento giovani delle facoltà Stem delle Università, dell'ITS
Alto Adriatico e i primi trenta ragazzi che stiamo formando in
Ghana; questi ultimi, il 6 agosto scorso - ha informato il
presidente - hanno svolto l'esame di italiano di primo livello
con l'Università di Siena, requisito fondamentale inserito nel
decreto Cutro per poter venire a lavorare nel nostro Paese pur
in presenza di una formazione specifica". (ANSA).
Agrusti, tessuto industriale Alto Adriatico tiene
Nonostante quadro internazionale particolarmente incerto