Friuli Venezia Giulia

Pizzinato e il Fronte nuovo delle arti in mostra a Pordenone

Da domani a Palazzo Ricchieri esposti dipinti e opere su carta

Redazione Ansa

(ANSA) - PORDENONE, 06 SET - Una mostra antologica che celebra uno dei periodi più intensi e significativi della carriera di Armando Pizzinato, tra i fondatori del Fronte nuovo delle arti. È l'iniziativa espositiva promossa in occasione del ventennale dalla scomparsa dell'artista (17 aprile 2004) dall'amministrazione comunale di Pordenone, con il sostegno della Regione Fvg e in collaborazione con l'Archivio Armando Pizzinato di Venezia, intitolata "Armando Pizzinato e il Fronte Nuovo delle Arti (1946-1950)", in programma dal 7 settembre al 6 gennaio 2025 al Museo Civico d'Arte di Pordenone a Palazzo Ricchieri.
    L'inaugurazione e l'anteprima per la stampa è il 6 settembre alle 17. L'esposizione, curata da Casimiro Di Crescenzo, fotografa un momento importante del percorso creativo di Pizzinato, originario di Maniago ma profondamente legato a Pordenone. Nelle sale di Palazzo Ricchieri sarà allestita una selezione significativa dei suoi lavori, tra dipinti e opere su carta, come matite, tempere e pastelli, che mostrano la sua maestria tecnica e creativa. La produzione artistica di Pizzinato in questi anni riflette il suo impegno sociale e politico, ispirato da cantieri navali e fabbriche, luoghi simbolici del lavoro operaio. Nei suoi dipinti, l'artista fonde l'influenza di Picasso, il cubismo, il dinamismo futurista e la forza espressionista del colore per affrontare tematiche sociali di grande attualità. "A vent'anni dalla sua scomparsa, - sottolinea Alberto Parigi, vicesindaco che regge il Comune fino alle elezioni della prossima primavera - la mostra intende rendere omaggio a uno dei grandi protagonisti della pittura italiana della seconda metà del Novecento, presentando dipinti e opere su carta, molte delle quali inedite o raramente esposte, che illustrano la sua adesione appassionata e sincera al Fronte Nuovo delle Arti.
    L'iniziativa si inserisce in un percorso pluriennale di valorizzazione e di riscoperta dei concittadini più illustri che con il loro operare nei diversi campi del sapere hanno arricchito il territorio pordenonese e la regione". (ANSA).
   

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