(ANSA) - GORIZIA, 11 SET - Su una popolazione di 50 milioni,
dieci milioni sono andati via come sfollati interni oppure nei
paesi accanto: si parla molto poco della situazione in Sudan, ma
essa è particolarmente drammatica, e il numeri della crisi
umanitaria, delle vittime, delle persone coinvolte in
sfollamenti, che hanno lasciato le loro case, è di gran lunga
superiore rispetto alle guerre in Ucraina e a Gaza". A lanciare
l'allarme è Irene Panozzo, già political advisor, EU Special
Representative Horn of Africa, preoccupata della catastrofe
umanitaria e delle conseguenze geopolitiche del conflitto, in
corso da un anno.
Panozzo è intervenuta al convegno "L'Europa, la Guerra e la
Pace. Prospettive e ruolo dell'Europa nel disordine globale"
organizzato dal Dip. Scienze Politiche e Sociali Università di
Trieste, con la Società Italiana di Scienza della Politica -
SISP.
"La comunità internazionale in un anno di guerra ha fatto
molta fatica a portare attorno a un tavolo i due principali
contendenti - ha indicato Panozzo - C'è un ruolo per l'Ue, per i
Paesi del Golfo che si affacciano sul Mar Rosso ma è un
conflitto di cui si parla poco, non solo per questioni
umanitarie ma anche per la geopolitica, per la vicinanza con le
crisi del mar Rosso e mediorientale, con il Sahel e con il
Mediterraneo". Il rischio, per Panozzo, è che "il paese, il
terzo più grande dell' Africa, possa implodere e dare così
spazio a qualsiasi tipo di attività illegale, dai traffici
illegali al terrorismo". Ponte tra l'Egitto e l'Africa più
centrale, e tra il Sahel e il mar Rosso, il Sudan e la sua
situazione "preoccupa molto l'Arabia Saudita che si trova
proprio di fronte, sulle sponde del mar Rosso", ha concluso
Panozzo. (ANSA).
Panozzo, in Sudan sfollati 10 milioni su 50 per la guerra
'Se ne parla troppo poco, pericoli geopolitici e del terrorismo'