Friuli Venezia Giulia

A Trieste 13 nuovi bus elettrici, investimento da 8,2 milioni

In servizio da domani, progetto cofinanziato dal Pnrr

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 24 SET - Entreranno in servizio domani a Trieste i primi 13 autobus elettrici dei 137 che da qui al 2030 entreranno nella flotta di Trieste Trasporti. L'investimento per questo primo lotto è stato di 8,2 milioni, 6,3 dei quali assegnati al Comune di Trieste dal Pnrr e i restanti di cofinanziamento da parte di Tt.
    Inaugurati oggi, i 13 bus copriranno inizialmente i percorsi delle linee 8, 17 e 18. Il processo di transizione energetica avviene nel solco del green deal europeo e della strategia del Programma operativo di rinnovo evolutivo del parco mezzi della Regione Fvg, che a Trieste sottintende un investimento complessivo di 103,5 milioni nei prossimi sei anni. I nuovi autobus sono prodotti dalla cinese Yutong, hanno 12 metri di lunghezza, una capienza di poco superiore alle 80 persone e 33 sedute.
    "La messa in esercizio di questi primi autobus elettrici risponde al bisogno di ridurre progressivamente le emissioni inquinanti e alle aspettative del territorio - ha detto Aniello Semplice, ad di Tpl Fvg e Tt - nelle settimane scorse abbiamo commissionato un sondaggio per valutare l'orientamento dei triestini sulla mobilità elettrica: gli esiti mostrano che la transizione verso la mobilità elettrica è ritenuta importante per tre persone su quattro, e che l'investimento sui nuovi mezzi è ritenuto necessario per i due terzi dei rispondenti".
    Questi bus, ha affermato l'assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, "sono una prima, positiva evidenza dei risultati del programma di rinnovo evolutivo dei mezzi del servizio di tpl approvato dalla giunta". "La maggiore sostenibilità dei trasporti e la riduzione delle emissioni inquinanti nelle città - ha aggiunto l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente, Fabio Scoccimarro - avranno benefici non solo ambientali o di carattere sanitario, ma anche occupazionali. La transizione sta spingendo università e aziende a ripensare ed evolvere i propri percorsi formativi".
    (ANSA).
   

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