Friuli Venezia Giulia

Generali e Barcolana per sensibilizzare sugli equipaggi misti

Il progetto Women in Sailing a supporto dei team giovanili

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 30 SET - Promuovere la vela giovanile attraverso la formazione di classi miste, alla base della futura creazione di equipaggi. È l'obiettivo del progetto Women in Sailing, promosso da Generali e che, dall'esperienza di Barcolana, avvia una nuova fase affinché in tutte competizioni veliche si possa aumentare il numero di donne in barca in ruoli decisionali.
    L'iniziativa è stata presentata oggi a Trieste. Annunciata anche l'omonima regata in programma l'11 ottobre nell'ambito degli eventi di Barcolana56, mentre il 13 ottobre, nel corso della Coppa d'autunno, si disputerà la quarta edizione del Trofeo Generali Women in Sailing.
    La nuova proposta è stata avviata con un'indagine commissionata da Generali e Barcolana e realizzata da Swg, che sarà alla base di un toolkit realizzato, entro fine 2024, da psicologi dello sport, coach e veliste e destinato ad allenatori e tecnici per supportarli nell'allenamento di team giovanili misti.
    Dall'indagine, a cui hanno partecipato 246 velisti di tutta Europa tra i 12 e i 25 anni, emerge che secondo gli atleti e secondo gli allenatori i team misti hanno un forte potenziale educativo e di creazione di competenze; ma a 2 velisti su 3 non è stata fin qui data la possibilità di farne parte. Il 77% di chi attualmente è impegnato in un team misto è soddisfatto della propria esperienza.
    "Generali promuove la cultura della diversità, dell'equità e dell'inclusione - ha ricordato il presidente di Generali, Andrea Sironi - affrontare oggi i blocchi che frenano l'esperienza di vela mista giovanile significa garantire in futuro un maggior numero di equipaggi misti composti da adulti, oltre che un'esperienza sportiva e sociale più completa".
    "Gli yacht club - ha osservato il presidente della Società velica di Barcola e Grignano, Mitja Gialuz - hanno la possibilità di forgiare atlete e atleti non solo dal punto di vista sportivo, ma anche mettendo loro a disposizione competenze e skill che potranno utilizzare in tanti contesti. L'auspicio è che le ragazze e i ragazzi possano progredire nella cultura dell'inclusività". (ANSA).
   

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