Friuli Venezia Giulia

Cgil, in Fvg oltre 1 lavoratore della sanità su 4 è over 55

'Settore non è attrattivo, investire su assunzioni e formazione'

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 04 OTT - Aumento delle assunzioni, miglioramento delle condizioni lavorative e dei riconoscimenti economici, miglioramento del sistema formativo. Sono queste, per la Cgil del Friuli Venezia Giulia, le condizioni "per tornare a rendere attrattivo il lavoro nella sanità pubblica". Sfide che i delegati della Funzione pubblica e della confederazione, riuniti oggi a Udine, lanciano anche alla Regione.
    Sebbene il numero dei lavoratori del Ssr (20.662 a fine 2023) appaia in ripresa a partire dal 2019 (19.926), osserva il sindacato, "la capacità operativa non consente di gestire le sfide quotidiane, dall'intasamento dei reparti di pronto soccorso alle liste di attesa. Un altro problema strutturale è l'età avanzata del personale: nel 2022 ben 3.880 dipendenti si trovavano nella fascia di età compresa tra 55 e 59 anni e quasi 2mila nella fascia tra 60 e 64 anni: oltre 1 su 4 è over 55, quindi in forte difficoltà a gestire la pesantezza di turni e mansioni".
    Sulla fuga e sulla scarsa attrattività del settore non incidono, secondo la Cgil Fvg, "solo i bassi salari, ma anche la pesantezza del lavoro". Le ore di straordinario sono passate dalle 400mila del 2014 a oltre un milione nel 2023, mentre le giornate di ferie non godute sono aumentate da 300mila a 410mila. Nel 2023 sono stati necessari 27mila richiami in servizio per coprire le assenze. "Ad aggravare ulteriormente il quadro la piaga delle aggressioni": nel 2023 - denunciano i sindacalisti - in Fvg se ne sono verificate 483, di cui 445 a danno di lavoratrici donne. Tra queste, 225 aggressioni hanno riguardato operatori con più di 50 anni. Gli infermieri sono stati i più colpiti, con 365 episodi di violenza. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it