Friuli Venezia Giulia

Ires, rallenta la manifattura, calo (-1,4%) assunzioni Fvg

Primati per dimissioni volontarie e difficoltà trovare personale

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 05 OTT - Nel primo semestre del 2024, in base ai dati forniti dall'Inps, le assunzioni in Fvg nel settore privato (esclusi lavoratori domestici e operai agricoli) sono diminuite dell' 1,4% rispetto allo stesso periodo del 2023 (-1.174 unità). In particolare, calano i nuovi contratti di lavoro a tempo indeterminato (-6,2%, cioè -757 unità), forse connesso al rallentamento di attività manifatturiere. Forte contrazione (-4,8%) anche nell'apprendistato, che riguarda i più giovani. Lo rende noto il ricercatore Ires Fvg Alessandro Russo, rielaborando dati Inps.
    A livello territoriale, nelle ex province di Udine e Pordenone si osservano flessioni dei nuovi rapporti di lavoro attivati (-2,7% e -1,9%); nell'area giuliana la dinamica è di segno opposto (+1,7%). Più stabile l'ambito isontino (-0,5%); in calo nuove assunzioni a tempo indeterminato, specie nelle province di Gorizia (-10,9%) e di Trieste (-7,4%). In questi ultimi due territori crescono i contratti stagionali, che diminuiscono a Udine (invariate a Pordenone). Aumentano molto le assunzioni in somministrazione a Trieste (+31,8%), meno, a Gorizia (+12,5%), calano a Pordenone (-5,5%) e Udine (-9%). Solo nell'area giuliana aumentano le assunzioni in apprendistato (+8,3%).
    Tra gennaio e giugno 2024 le cessazioni dei rapporti di lavoro è stabile. Se si considerano solo i rapporti a tempo indeterminato, nell' ultimo decennio i licenziamenti di natura economica hanno assunto peso sempre minore, da quasi il 40% nel 2014 a quasi 10% negli ultimi anni. Nel tempo è cresciuta l'incidenza dei licenziamenti disciplinari (dal 2,5% del totale nel 2014; oggi 5,4%). La motivazione prima dell' interruzione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato sono le dimissioni volontarie. Nel 2014 le dimissioni erano poco meno della metà delle cessazioni a tempo indeterminato; dal 2021 la loro incidenza supera costantemente il 75%. Non è forse un caso che il Fvg sia al primo posto anche per difficoltà di reperimento del personale da parte delle imprese industria e servizi. A settembre 2024 in base all'indagine mensile Excelsior Unioncamere il 56% delle assunzioni previste in regione era considerato difficile da realizzare (segue il Trentino-Alto Adige con il 54,8%), forse per mancanza dei candidati e non tanto per scarsa preparazione. Le dimissioni dei lavoratori con contratto a tempo indeterminato sono più che raddoppiate, da 13.000 nel 2014 a 28.200 nel 2023 (+117,1%). L'incremento tra 2014 e 2023 ha riguardato soprattutto maschi (+127,4% rispetto a +102,6% delle donne), over 50 (+194,9%), lavoratori delle aziende con oltre 100 dipendenti (+279,8%) e con orario a tempo pieno (+146,6% contro +68,8% dei part time). I settori: l'aumento maggiore è in istruzione, sanità e assistenza sociale (sempre nel solo contesto privato) con +255,4%. Cresce il ricorso agli ammortizzatori sociali: nel periodo gennaio-agosto 2024 sono state autorizzate quasi 10,3 milioni di ore di cassa integrazione, +1,1 nel confronto con lo stesso periodo del 2023 (+12,5%). Sono in aumento soprattutto nel territorio isontino (+59,5% nel periodo in esame), in particolare per interventi ordinari (+70,9%, a causa del contributo principalmente del legno arredo). Solo in provincia di Udine le ore di cassa integrazione autorizzate calano rispetto ai primi otto mesi del 2023 (-0,9%). (ANSA).
   

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