Friuli Venezia Giulia

Il "Bronx" diventa sede polo universitario di Pordenone

Firmato protocollo intesa alla presenza ministro Luca Ciriani

Redazione Ansa

(ANSA) - PORDENONE, 18 OTT - È un protocollo d'intesa storico quello firmato oggi in municipio a Pordenone con lo scopo di liberare parte del Centro Valle, edificio noto come "Bronx", affinché il Comune e la Regione lo trasformino nel futuro polo universitario cittadino. Il protocollo ha coinvolto Agenzia del Demanio, Agenzia Entrate, Inail, Inps, Comune, con supervisione della Prefettura.
    L'area del "Bronx" oggetto dell'intesa è oggi occupata dall'Agenzia delle Entrate, i cui uffici verranno trasferiti negli spazi di proprietà dell' Inail - nello stesso complesso - in via della Vecchia Ceramica e in piazzetta del Portello.
    Presenti il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, l'eurodeputato Alessandro Ciriani, il vice sindaco reggente Alberto Parigi, l'assessore alle finanze Elena Ceolin, il prefetto Michele Lastella.
    Riguardo ai tempi per l'attuazione del progetto, si prevede che gli studenti potranno entrare nel polo universitario cittadino a settembre 2027.
    «Giungere a questa firma - ha detto il ministro Ciriani - non è stato facile poiché si sono dovute considerare le esigenze diverse di numerose Agenzie dello Stato, che hanno accettato di sostenere sacrifici per arrivare a questo grande obiettivo comune. Ringrazio il ministro Fitto, il presidente Fedriga e tutti coloro che hanno contribuito a destinare al Comune di Pordenone gli 11 milioni di euro necessari all'acquisto e alla riqualificazione di questa parte del Bronx. È un orgoglio avere contribuito da Roma alla realizzazione di questo grande progetto per la mia città».
    Il Centro Valle ospiterà prevalentemente i corsi di laurea dell'Università di Trieste oltre ad uno studentato e a diversi servizi, mentre l'Università di Udine occuperà principalmente gli spazi di via Prasecco. Una scelta dettata dal numero crescente di iscrizioni a Pordenone e dall'apertura di 3 nuovi corsi universitari entro il prossimo anno accademico. (ANSA).
   

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