(ANSA) - ROMA, 28 OTT - "In un'occasione come questa
parliamo dell'azienda, di come l'azienda si intreccia con il
Paese, con l'industria che rappresentiamo, con l'Europa per gli
aspetti per esempio della difesa, con la geopolitica, con
riferimento a quello che succede nel mondo della difesa ma anche
nel mondo dell'industria pesante", dice poi l'a.d.
"La cantieristica all'improvviso, è chiaro a tutti, è
diventata geopolitica, è diventata un settore strategico. Gli
americani non parlano d'altro. Io torno dagli Stati Uniti: è
tutta una voglia di ridotarsi dell'industria pesante e
cantieristica. Quindi, secondo me - sottolinea -, noi siamo un
buon laboratorio di tutti questi macrotrend e di tutti questi
temi. La riunione stasera è interessante se riusciamo a dare un
non solo la visione dell'azienda, ma come la visione
dell'azienda poi si allinea con temi del Paese, temi dell'Europa
e temi della geopolitica in generale". Ed anche "per quanto
riguarda tutti i temi del lavoro, per quanto riguarda tutto il
tema dell'innovazione di processo di prodotto. E su temi
specifici dell'industria della difesa, come la subacquea. Noi
siamo una specie di bignami dei temi che ci sono in giro per il
mondo e di come possiamo dire la nostra, perché siamo un'azienda
forte in quello che facciamo".
Nuove prospettive nel processo di consolidamento europeo
dell'industria della difesa? "Nelle navi già c'è, c'è una joint
venture tra Italia e Francia, c'è una collaborazione tra Italia
e Germania sulla subacquea, e c'è anche una collaborazione
transatlantica tra Italia e Stati Uniti". Ma, avverte Folgiero,
in Europa "prima di pensare al consolidamento bisogna pensare a
come ridurre il numero di piattaforme. Noi abbiamo una frazione
del budget della difesa americana e un multiplo di piattaforme.
Prendiamo una nave qualunque. L'Italia ha la sua fregata sua, la
Francia la sua, la Germania la sua, la Spagna la sua,
l'Inghilterra la sua. Allora, se vuoi fare la difesa europea,
tanto per cominciare bisogna deframmentare queste piattaforme".
(ANSA).