Friuli Venezia Giulia

In leggero ribasso le stime del Pil in Fvg, incidono i consumi

Confindustria: 'Export in ripresa, mercato del lavoro solido'

Redazione Ansa

(ANSA) - UDINE, 30 OTT - Il Pil del Fvg, secondo le analisi dell'Ufficio studi di Confindustria Udine su dati Prometeia aggiornati a ottobre 2024, è previsto aumentare in volume del +0,7% nel 2024 (0,9% la stima di luglio) e del +0,6% nel 2025 (0,8%). La leggera revisione al ribasso rispetto alle stime di tre mesi fa è imputabile all'andamento dei consumi e del comparto manifatturiero, inferiori alle attese.
    Secondo gli industriali "si tratta comunque di un ritmo di crescita annuo del Pil più alto di quello registrato dalla regione in media nei due decenni pre-pandemia. Complessivamente alla fine del prossimo anno, il Pil regionale potrebbe segnare una variazione del +5,2% rispetto al 2019".
    I consumi delle famiglie, rileva il report, dovrebbero espandersi nel 2024 a un ritmo inferiore a quello del Pil, +0,4%, e di poco superiore, +0,7%, nel 2025. Alla crescita il prossimo anno "contribuirà anche la ripresa del comparto industriale e l'aumento dei prestiti favoriti dal taglio dei tassi Bce". A fine 2025, i consumi dovrebbero essere cresciuti dell'1,6% rispetto al livello pre-pandemico.
    Gli investimenti sono previsti decelerare nel 2024 al 2,3% (+4,3% nel 2023) e calare dell'1,9% il prossimo anno. Le esportazioni di beni in volume, "dopo il crollo dello scorso anno imputabile prevalentemente alla cantieristica", "oltre che dall'andamento deludente della domanda tedesca e del commercio mondiale", "riprenderebbero un percorso espansivo nel 2024, +2,8%, e nel 2025, +3,5%".
    Il valore aggiunto dell'industria è previsto portarsi nel 2024 sui valori leggermente inferiori a quelli del 2023 (-1,3%) mentre nel 2025 registrerà una variazione positiva (+0,4%). Si stima ancora, aggiunge il report, una crescita del comparto delle costruzioni nel 2024 (+7,0%) e un deciso calo nel 2025 (-7,8%), mentre si prevede prosegua il trend positivo in quello dei servizi (+1,0%; +1,4%). Il mercato del lavoro resta solido.
    (ANSA).
   

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