Friuli Venezia Giulia

Calendario Storico dell'Arma 2025, "I Carabinieri e i giovani"

Con de Giovanni e Lodola, 12 lettere di un maresciallo al figlio

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 31 OTT - Un maresciallo comandante di una stazione dei Carabinieri, vedovo, scrive dodici lettere al figlio orfano di madre, su dodici grandi temi che è opportuno conosca per strutturare la sua formazione e per imparare a difendersi dai pericoli. Dunque bullismo, cyberbullismo, dipendenze da alcol e droga, regole della strada, salvaguardia dell'ambiente, patrimonio culturale, inclusività, violenza di genere, gestione dell'AI e altri, ciascuno per ogni mese dell'anno. E' la storia che si dipana nel 2025 nel nuovo Calendario Storico dell'Arma che ha per tema "I Carabinieri e i giovani", cui hanno contribuito Maurizio de Giovanni e Marco Lodola.
    Insomma, un vademecum per lanciarsi nella vita, "gli antidoti" per evitare insidie ed errori e anche un ponte verso i giovani, "che sono il nostro presente e il nostro futuro" e nei confronti dei quali "ognuno deve fare la propria parte per indirizzarli verso la democrazia e le regole di convivenza civile basilari", come ha detto il comandante della Compagnia di Trieste, col. Gianluca Migliozzi.
    Stampato in otto lingue straniere e due italiane (sardo e friulano), il calendario mette in luce la fragilità dei giovani, l'imbarazzo di un padre nel mostrare il proprio affetto, ma anche i capisaldi di una vita più autentica fondata su socialità, giustizia e democrazia.
    "Il calendario dell'Arma ha sempre qualcosa di suggestivo: c'è storia, visione, capacità di mettere al centro dell'attenzione temi di attualità, ha un significato particolare e strategico", ha detto il prefetto di Trieste, Pietro Signoriello. "Quando pensiamo ai giovani pensiamo all'inverno demografico, sono pochi - ha proseguito - Pensiamo alla capacità di comunicare con i giovani, agli strumenti della comunicazione e al rapporto tra Stato apparato, istituzioni e il tema del disagio giovanile, che sarà uno dei temi centrali dei prossimi anni".
    Il comandante Migliozzi, infine, ha sottolineato le iniziative dell'Arma, come altre forze di polizia, per "stare vicino ai ragazzi, andando nelle scuole, senza sostituirci a chi è preposto all'educazione, scuola e famiglia, e accogliendo scolaresche nelle caserme". (ANSA).
   

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