(ANSA) - TRIESTE, 31 OTT - In Friuli Venezia Giulia le estati
sono molto più calde che in passato e si protraggono fino ai
primi mesi autunnali, mentre gli inverni sono sempre più miti. A
Udine, ad esempio, la temperatura media annua del trentennio
1991-2020 è aumentata di circa 0,7°C rispetto al 1961-1990,
mentre a livello mondiale di circa 0,5°C.
Nell'ultima decade, rileva il report, si è osservata in
regione una tendenza al decremento di PM10 e PM2.5 con medie
annue entro gli attuali limiti di legge, anche se permangono
"sporadiche criticità". Negli ultimi decenni "le azioni tecniche
e normative hanno portato a una significativa riduzione delle
emissioni degli inquinanti in atmosfera, determinando un
sostanziale miglioramento della qualità dell'aria". "Rilevanti
criticità" si osservano invece relativamente all'ozono
troposferico.
Per quanto riguarda la qualità delle acque, "almeno il 41%"
dei fiumi "presenta uno stato ecologico buono o elevato".
Attualmente tutti i laghi "hanno raggiunto l'obiettivo di
qualità". Nei cicli di monitoraggio sessennali effettuati da
Arpa (2009-2014; 2014-2019) lo stato ecologico delle acque
marino-costiere "è generalmente buono o elevato. Per le acque
lagunari lo stato ecologico non è costante nel tempo".
Il climatologo Luca Mercalli ha sottolineato come "la
salvaguardia dell'ambiente è e sarà la più grande sfida per i
prossimi anni. Le altre sono tutte meno importanti".
"Il Rapporto sullo stato dell'ambiente è frutto di un lavoro
corale pensato per la comunità - ha spiegato la direttrice
dell'Arpa Fvg, Anna Lutman - con la speranza che, pur nei limiti
delle sintesi, si possa contribuire a guardare l'ambiente che ci
circonda con occhi diversi e vivere la nostra casa comune con
una maggiore consapevolezza". (ANSA).
In Fvg clima sempre più mite e consumo di suolo sopra la media
Presentato il rapporto dell'Arpa, Pm10 entro i limiti di legge