Friuli Venezia Giulia

Vescovo Trieste, 'la comunità si spenda per i vulnerabili'

Omelia in occasione di San Giusto, 'non scivolare nello scontro'

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 03 NOV - "A me piace una comunità cristiana che sull'esempio di San Giusto è parte viva della città e si spende coraggiosamente per le persone vulnerabili. Non con lo spirito partitico, di una parte contro l'altra, ma nella ricerca delle tracce del Dio". Lo ha affermato il vescovo di Trieste, monsignor Enrico Trevisi, durante l'omelia pronunciata oggi in occasione del solenne pontificale nella ricorrenza di San Giusto, patrono della città.
    "Mi piace pensare a San Giusto - ha detto - come a un cittadino che si è dato da fare con le opere e con la carità.
    Non viene ricordato come uno che si distingueva per le polemiche ma come uno che viveva facendo del bene, prendendosi cura dei poveri. Talvolta, è così in tutto il mondo e anche a Trieste, si rischia di scivolare in riletture dove tutto è polemica e scontro. Dove fatichiamo a convertirci a uno stile di confronto sereno e aperto, a un dialogo delle buone pratiche che non devono essere interpretate contro qualcuno, ma a favore del bene comune, a favore di chi rischia di essere scartato".
    Per monsignor Trevisi, San Giusto è anche credente e martire: "Non possiamo continuare a ripetere che i nostri sono tempi difficili, quasi a giustificarci di una fede vissuta con mediocrità. San Giusto vive la sua appartenenza a Gesù fino a morire martire. Oggi assistiamo a tante persone che muoiono uccidendo sia nelle guerre come nella criminalità organizzata ma anche in relazioni malate che ci sono talvolta tra uomini e donne. E altre persone che muoiono mentre il mondo resta indifferente e distratto! Ci sono peccati e strutture di peccati che come cristiani - ha esortato - siamo chiamati a denunciare, anzitutto con la nostra testimonianza, fino a diventare martiri". (ANSA).
   

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