(ANSA) - TRIESTE, 21 NOV - C'è una sorta di "dissociazione di idee nel governo: da un lato si rende conto di quanto siano preoccupanti queste vicende, quindi importante che la magistratura si attrezzi professionalmente e strumentalmente per svolgere queste indagini, e dall'altro lato continua a portare avanti una battaglia a mio giudizio di assoluta retroguardia, di limitare la durata delle intercettazioni telefoniche e ambientali". A sostenerlo è Antonio De Nicolo, procuratore di Trieste fino a pochi mesi fa, commentando le varie indagini sul furto di dati sensibili, come l'inchiesta della Procura di Milano.
"Nel momento in cui scopriamo questi reati che evidentemente per la Procura di Milano hanno rappresentato un impegno investigativo, anche con i troian, con intercettazioni ambientali, mesi e mesi, forse anni di lavoro, come possiamo pensare di abortire improvvisamente le indagini dopo 45 giorni? Io trovo che ci sia una dissociazione del pensiero", incalza De Nicolo. (ANSA).
(ANSA) - TRIESTE, 21 NOV - "Da un lato il ministro ha detto che bisogna potenziare le indagini in questa delicatissima materia, giusto, sottoscrivo - è ancora il pensiero di De Nicolo - ma come sta in piedi nella stessa persona un'idea di stoppare le intercettazioni telefoniche che sono il mezzo investigativo principe, e non parlo delle telefonate normali, parlo di intercettazioni ambientali, fatte con troian" e la battaglia per "scoprire autori di reato che sono pericolosissimi? L'inchiesta di Milano dimostra che si può riuscire se ci dotano di mezzi tecnologici e di norme che ci permettono di fare bene questo lavoro". Reati importanti, tanto che a occuparsene non sono le 140 procure ordinarie ma le 26 distrettuali. Fondamentale in questo senso è la prevenzione: "C'è un grande mercato delle informazioni, esistono software agguerriti e costosi" che possono ottenere tante informazioni da fonti aperte, senza commettere alcuna violazione" e altri che possono violare le fonti chiuse: "Sapere quali intercettazioni ha in atto la procura di Roma è un dato per tantissimi interessante. Non mi sembrerebbe incredibile se ci fosse un intraneo prezzolato a livelli altissimi che rivelasse queste informazioni a un estraneo interessato. La sicurezza è nella tecnologia - conclude De Nicolo - bisogna opporre una tecnologia altrettanto efficace e grintosa di quella del possibile violatore". (ANSA). DO/ S0B QBXB
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